di Elena Dal Maso
Ma conviene a Bper acquisire Pop Sondrio con un’operazione sola carta, ossia scambio di azioni? Gli analisti di Bestinver si pongono la domanda dopo la recente operazione di UnipolSai, che ha rilevato il 4% dell’istituto valtellinese salendo al 6,9% (l’obiettivo è arrivare al 9,5%) e diventandone il primo socio. Una mossa con cui Carlo Cimbri, ad di Unipol (la holding), intenderebbe bloccare eventuali appetiti della concorrenza per l’istituto valtellinese in vista di una eventuale fusione di quest’ultimo con Bper, partecipata dal gruppo bolognese al 19%. Bestinver considera che, in un’operazione carta contro carta, gli asset in capo a Bper (7 miliardi) e a Sondrio (3 miliardi) portano a un gruppo che scambierebbe a 0,48 volte il patrimonio, valore considerato «relativamente alto» se si pensa che Unicredit viaggia a 0,35 volte e Banco Bpm a 0,4. Un’eventuale operazione fra i due gruppi milanesi avrebbe un costo inferiore, quindi. Di conseguenza Bestinver ritiene che Bper potrebbe aver necessità di aggiungere una parte in contanti all’offerta. E visto che nella compagine societaria della Popolare figura Amber con oltre il 5%, il fondo attivista potrebbe chiedere una valorizzazione almeno uguale al Creval e una parte consistente in contanti. Secondo gli analisti, Pop. Sondrio vale 4,75 euro (ieri il titolo ha chiuso in rialzo del 3,26% a 4,12 euro). Il multiplo implicito che Bper pagherebbe per Sondrio sarebbe di oltre 0,7 volte in un’operazione mista azioni e cash. Il valore di questo premio in contanti andrebbe però a diluire i coefficienti patrimoniali della newco, rendendo a questo punto l’operazione poco «digeribile per Bper». In altri termini, in un m&a carta contro carta gli asset ponderati per il rischio (Rwa) della società target sono finanziati attraverso un aumento di capitale che l’acquirente deve effettuare, scrive Bestinver. Nel caso invece che sia aggiunta una componente in contanti, parte degli Rwa della banca target «non viene autofinanziata e l’acquirente deve utilizzare il proprio Cet1 per coprire quella porzione di asset». Tuttavia Bper potrebbe effettuare cessioni mirate, scrivono gli analisti, per esempio la quota in Arca sgr o altre attività, per alleggerire il peso dell’operazione senza dover effettuare un altro rafforzamento patrimoniale dopo quello da 802 milioni sostenuto per rilevare parte degli sportelli ex Ubi da Intesa Sanpaolo. (riproduzione riservata)
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