Le reti di consulenti finanziari abbatte un altro record. Assoreti (Associazione delle società per la consulenza agli investimenti) ha comunicato che a fine marzo la valorizzazione dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento distribuiti dagli intermediari associati è risultata pari a 694 miliardi di euro, con una crescita del 21,5% su base annua e del 3,9% rispetto alla fine del 2020.

Strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi o previdenziali rappresentano complessivamente l’84% del patrimonio, raggiungendo 582,8 miliardi di euro (+25,3% sull’anno e +4,3% su dicembre).

Tra questi, 490,4 miliardi sono investiti in prodotti del risparmio gestito (70,7% del portafoglio) in crescita del 24,6% su base annua e del 4,3% su dicembre, mentre 92,4 miliardi sono in strumenti finanziari amministrati (il 13,3%), in aumento del 4,3% su fine 2020 e del 29% rispetto a fine marzo 2020. Più contenuta la crescita di liquidità in portafoglio, pari a 110,8 miliardi (+5,1% a/a e +2,1% su dicembre), con un’incidenza che scende al 16%.

Così commenta Paolo Molesini, presidente di Assoreti: “L’evoluzione del dato patrimoniale in un nuovo massimo storico rispecchia sia la razionalità e la lungimiranza delle scelte di investimento suggerite in questi mesi dai consulenti finanziari ai propri clienti sia la capacità delle associate di Assoreti di gestire tutte le variabili di un periodo straordinariamente complicato. Gli italiani dal canto loro sono sempre più consapevoli dell’importanza di affidarsi ad un servizio di consulenza ben strutturato e di qualità per proteggere e far crescere la propria ricchezza”.

Il comparto assicurativo/previdenziale vale 190 miliardi di euro, con una crescita del 19,8% a/a e un’incidenza in portafoglio del 27,4%. Le unit linked raggiungono 98,6 miliardi di euro (+25% a/a), i prodotti multi-ramo 30,8 miliardi (+26,6% a/a), le polizze vita tradizionali 44,3 miliardi (+4,3% a/a), mentre la componente prettamente previdenziale sale a 16,3 miliardi (+25,8% a/a).

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