Assimoco ha archiviato il 2020 con una Raccolta Totale pari a 813,742 milioni di euro (era di 667,357 milioni il 31 dicembre 2019), un Utile Ramo Danni pari a 28,854 milioni (era 24,701 milioni al 31 dicembre 2019), un Utile Ramo Vita di 14,214 milioni di euro (era di 20,375 milioni al 31 dicembre 2019). Le attività finanziarie gestite ammontano a 4,399 miliardi di euro (erano 4,014 miliardi al 31 dicembre 2019).
Le Assemblee degli Azionisti del Gruppo Assimoco hanno approvato, per la prima volta, il Bilancio Integrato 2020 della Compagnia, che – si legge in una nota – esprime il valore che Assimoco genera con le proprie attività, che non vengono considerate all’interno del bilancio di esercizio tradizionale, ma che rivestono rilievo significativo per la vita dell’organizzazione e per gli impatti che questa genera.
Il documento evidenzia che il 3,1 % dei fornitori della Compagnia (pari a 130) è sottoposto a valutazione ambientale e circa il 75% è rappresentato da fornitori della sola regione Lombardia. Il consumo della carta, inoltre, è sceso del 48,6%, quello dei consumi energetici del 40,1%, di cui il 49% ottenuto da fonti rinnovabili.
Le emissioni dirette espresse in termini di tonnellate di CO2 sono in flessione del 48,7% e i rifiuti pari a 0,44 tonnellate, risultano in drastica riduzione rispetto al 2019.
Inoltre, per quanto concerne il capitale produttivo, risulta che il totale della raccolta dei premi danni con caratteristiche Esg (acronimo di Environmental, social and governance), è pari al 7,4% del business Danni, grazie anche alla scelta di estendere la garanzia calamità naturali. Per quanto riguarda il Vita il contributo maggiore è dovuto all’offerta Esg sul risparmio e investimento che grazie al lancio del nuovo prodotto Nuovo Valore ha portato l’offerta di Assimoco con caratteristiche Esg al 32% dei primi emessi totali.
Per quanto riguarda il capitale umano, Assimoco, che ha debuttato nella classifica Best place to work con l’edizione del 2015 e figura quest’anno in 16esima posizione nella classifica 2021 della categoria aziende medie (150-499 dipendenti) stilata da Great place to work, si impegna ad attuare una politica inclusiva, attraverso un costante meccanismo di ascolto dei propri dipendenti e di valorizzazione delle diversità.