di Carlo Brustia
FinecoBank ha registrato ad aprile una raccolta netta di 949 milioni (in linea con i 959 milioni di un anno fa) «senza fare ricorso a politiche commerciali di breve periodo». L’asset mix, spiega una nota, vede una netta prevalenza delle gestioni con 904 milioni nel mese (+36% da 664 milioni di aprile 2020) pari al 95% della raccolta complessiva. La componente amministrata si è attestata a 667 milioni, mentre la diretta ha registrato una contrazione a -622 milioni. I ricavi del brokerage sono stimati a circa 17 milioni (-22% a/a) a causa della ridotta volatilità e della diminuzione dei volumi sul mercato. Nel confronto con periodi di volatilità paragonabili i ricavi sono invece superiori di circa il 50%, grazie all’ampliamento della base di clienti attivi e all’innovazione dell’offerta. Da inizio anno i ricavi del brokerage sono stimati in circa 82 milioni (-4% a/a). Alessandro Foti, ad e dg di Fineco, ha commentato: «I dati di raccolta si confermano solidi in aprile, mantenendosi in linea con quelli già ottimi dello scorso anno per quanto riguarda i valori assoluti e migliorandone ulteriormente la qualità. Il contributo estremamente rilevante di Fineco asset management, che ha registrato un nuovo record di raccolta mensile, ne evidenzia la capacità di innovare costantemente l’offerta. Positivi infine i dati del brokerage, nonostante il contesto di volatilità molto bassa: l’ampliamento della base di clientela che utilizza il servizio con finalità di investimento ha consentito di mantenere i ricavi a un livello più alto rispetto a fasi di mercato simili del passato». (riproduzione riservata)
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