di Anna Messia
Era un anno fa quando gli agenti delle Generali raccolti in Anagina avevano annunciato la volontà di investire somme importanti sul titolo della compagnia. L’intenzione era di stringere ancora più forte il legame con il Leone e magari, in prospettiva, ambire ad avere voce nella governance come era stato ai tempi di Ina-Assitalia, quando gli agenti sedevano in consiglio. Ci sono voluti quasi 12 mesi perché quel progetto prendesse forma, come ha raccontato a MF-Milano Finanza il presidente di Anagina, Davide Nicolao. E ora sta diventando realtà.
Domanda. Siete finalmente pronti?
Risposta. Iniziamo a muoverci con la cassa di previdenza degli agenti Generali aderenti ad Anagina, che ha un patrimonio di 120 milioni. Siamo pronti a investire il 20% mettendo in campo circa 25 milioni. Abbiamo già verificato con i legali che non c’è bisogno di modificare lo statuto e stiamo selezionando uno tra due advisor per iniziare l’acquisito dei titoli, con l’obiettivo di chiudere l’operazione entro l’anno. Questa non è però l’unica iniziativa per l’acquisto di azioni Generali.
D. Cos’altro c’è?
R. Oltre all’acquisto diretto da parte dei nostri agenti Anagina abbiamo chiesto alla compagnia un piano di stock option dedicata agli agenti, come è già stato fatto per tutti i dipendenti del gruppo, puntando ad arrivare allo 0,2% del capitale Generali.
D. In questo caso verrebbero coinvolti anche altri agenti Generali oltre ad Anagina?
R. Esattamente. E vorremmo venisse riservata agli agenti una quantità maggiore di titoli rispetto a quella che è stata prevista per i dipendenti. Gli agenti Anagina sono imprenditori abituati ad investire, attingendo anche a disponibilità personali. Sono imprenditori all’interno di un’impresa. Abbiamo visto riconosciuto il nostro modello nel nuovo mandato. Gestiamo il 40% del portafoglio complessivo di Generali Italia, con 4 miliardi di premi, 3.500 dipendenti e 9 mila intermediari.
R. Che effetto sta avendo il Covid sulla vostra attività?
D. È dura soprattutto per le piccole imprese. Noi siamo stati la struttura che ha retto meglio il colpo in Generali Italia e in questi mesi difficili ci siano molto riavvicinati alla compagnia. (riproduzione riservata)
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