L’ultimo report pubblicato ieri dopo i conti trimestrali presentati da Generali Assicurazioni è stato quello di Banca Imi. Gli analisti hanno ritoccato al ribasso il prezzo obiettivo ma hanno sottolineato la stabilità della compagnia, confermando il consiglio all’acquisto. Banca Imi ha ridotto in particolare il target price da 14,7 a 14,3 euro, ribadendo però il rating buy (comprare). Escludendo l’utile netto, penalizzato dalle svalutazioni e inferiore al consenso (sceso dell’85% a 113 milioni), i risultati del primo trimestre sono stati «solidi in termini sia di utile operativo sia di resilienza del capitale», hanno commentato gli analisti. Gli esperti hanno ridotto le stime di Eps 2020 del 18,6%, per tener conto di uno scenario incerto sull’utile operativo 2020 del Vita e sul risultato netto della società, ma hanno confermano la visione positiva sul titolo, poiché ritengono che «il gruppo, facendo leva sul suo profilo aziendale e geografico diversificato, sia ben attrezzato per affrontare il difficile ambiente attuale». In Goldman Sachs hanno sottolineato il fatto che, sebbene sia troppo presto per misurare l’impatto complessivo di Covid, il gruppo prevede che il suo risultato operativo sarà resiliente nel 2020, anche se con una probabile diminuzione rispetto al 2019». Nel complesso, vediamo un insieme di risultati forti in condizioni di mercato difficili. Le prestazioni operative sembrano essere influenzate da Covid-19 in misura gestibile, con un forte rapporto combinato sottostante e redditività resiliente nel settore vita». La volatilità nei mercati dei capitali ha comportato svalutazioni, sebbene ciò sia ampiamente previsto ma «il capitale di solvibilità rimane solido rispetto ai colleghi e dimostra l’impegno della direzione nel rafforzare il bilancio», hanno aggiunto, mentre da Banca Akros hanno confermato il giudizio accumulate. Secondo gli esperti il 2020 non sarà un anno semplice, ma «la solida posizione di capitale e di cash, sarà di supporto per il titolo e per la sua attraente dividend policy, sebbene la decisione finale sulla seconda tranche della cedola sia stata posticipata al secondo semestre». (riproduzione riservata)
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