Matteo Rizzi
I governi spenderanno 13 mila dollari a cittadino per combattere le conseguenze economiche della pandemia. Lo dice l’Ocse che stima in 17 mila miliardi di dollari la spesa minima totale che i 37 paesi dell’organizzazione dovranno affrontare a seguito dell’emergenza. L’Ocse stima che il debito pubblico medio dei governi dovrebbe passare dall’attuale 109% del prodotto interno lordo a più del 137%, e molti paesi giungeranno a un debito pubblico molto simile a quello dell’Italia prima dell’emergenza. Secondo queste stime, il livello del debito ammonterebbe a un minimo di 13 mila dollari a persona su una popolazione di 1,3 miliardi che vive nei paesi membri Ocse. Tuttavia, i livelli di debito potrebbero aumentare ulteriormente se la ripresa economica dalla pandemia fosse più lenta di quanto molti economisti sperano. L’Ocse ha dichiarato che il debito pubblico tra i suoi membri è aumentato di 28 punti percentuali del Pil a seguito della crisi finanziaria del 2008-09, per un totale di 17 mila miliardi dollari, tuttavia ha aggiunto che «per il 2020, l’impatto economico della pandemia di Covid-19 dovrebbe essere peggiore della grande crisi finanziaria».
L’aumento dei livelli di debito diventerà un problema in futuro, tuttavia, secondo Angel Gurría, segretario generale dell’Ocse, «i paesi non dovrebbero preoccuparsi delle loro posizioni fiscali ora nel bel mezzo della crisi».
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