di Andrea Pira
Lo scudo su Borsa spa arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri. I segnali erano nell’aria già da un po’. Lo stesso premier Giuseppe Conte, a colloquio con MF-Milano Finanza, ha ribadito la possibilità «di un diretto intervento pubblico che possa garantire a questo asset fondamentale del mercato finanziario di poter svolgere le sue funzioni in condizioni di massima sicurezza ed efficienza». Il dossier Piazza Affari rientra nel più ampio schema dei poteri speciali del governo per tutelare i settori strategici, al centro dell’informativa prevista nel corso del Cdm, riunitosi ieri in serata dopo la video conferenza del premier, che ha garantito ai comuni l’opportuna flessibilità per gli adempimenti di bilancio. Compito del sottosegretario Riccardo Fraccaro, che è quello che più sta lavorando ad un dossier cruciale per l’Italia e la sua piazza finanziaria, è stato lui a illustrare a tutti i componenti dell’esecutivo il piano del premier per Piazza Affari. Si tratta di un decreto attuativo delle norme sul golden power disposte nel decreto liquidità, con il quale è stata reinserita l’attivazione immediata dello scudo per nuovi settori, già previsto dal dl cybersicurezza e poi espunto in sede di conversione. Insomma, il governo fa sul serio su Borsa. Il decreto deve specificare quali settori rientrano esattamente sotto l’ombrello dei poteri speciali. Si parla di energia, trasporti, media. E anche di piattaforme finanziarie, ossia gli asset di Borsa spa appunto, società dal 2007 in portafoglio al gruppo London Stock Exchange, impegnato in questi mesi a trattare con l’Antitrust comunitaria l’acquisto per 27 miliardi di dollari della banca dati Refinitiv, di Blackstone e Reuters. Operazione per la quale non è esclusa la richiesta europea di cessioni di asset, come Borsa, che al suo interno ha Mts spa, la piattaforma di trading del debito pubblico italiano.
Dunque l’informativa e il Dpcm attuativo servono per armare il golden power in caso di bisogno. Alla finestra, al momento, c’è la concorrente francese Euronext. D’altra parte il premier, come anticipato da MF-Milano Finanza, ha predisposto un piano per riportare sotto controllo italiano proprio Piazza Affari, anche se settori del governo continuano a considerare l’opportunità di lavorare affinché il controllo resti sotto Lse, l’ipotesi migliore.
Un’accelerazione per capire con esattezza il perimetro delle società coperte dal golden power è stata sollecitata anche da Paolo Savona, in audizione davanti alla commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. «Occorre la lista delle imprese che possono essere esposte al golden power, altrimenti ci sarà incertezza sul mercato», ha rimarcato il presidente della Consob, «gli investimenti esteri non arrivano in Italia perché manca questa lista, che rappresenta un passaggio importante». (riproduzione riservata)
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