di Ettore Bianchi
Lo tsunami borsistico mondiale causato dalla pandemia di Covid-19 è costato caro all’«oracolo di Omaha», com’è stato soprannominato Warren Buffett, quarto uomo più ricco del mondo. La sua holding, Berkshire Hathaway, nel primo trimestre 2020 ha registrato una perdita di 50 miliardi di dollari (46,1 miliardi di euro), secondo quanto ha riportato Le Figaro. Un’enormità, dovuta alla perdita di valore in borsa dell’immenso portafoglio di azioni posseduto da Berkshire Hathaway. Il suo gruppo rivendica un giro d’affari di 250 miliardi di dollari (228 miliardi di euro) e conta all’incirca 380 mila dipendenti, secondo quanto ha riportato Le Monde. Dopo questa emorragia, il miliardario di 89 anni ha annunciato di aver venduto ad aprile, in piena crisi, la quasi totalità del 10%, circa, che deteneva nelle principali compagnie aeree americane (American Airlines, Delta Airlines, Southwest Airlines). Nel 2016 aveva acquistato per 37 miliardi di dollari la società Precision, attiva nel settore aerospaziale.
Tuttavia, l’uomo d’affari, ascoltato come un messia per i suoi consigli di investimento, ha manifestato ancora ottimismo durante l’assemblea generale, sabato scorso, dal suo auditorium d’Omaha, nel Nebraska, rigorosamente vuoto: Covid-19 oblige. L’appuntamento finanziario più celebre degli Stati Uniti si è svolto via Internet ed è stato seguito da 40 mila azionisti. «Abbiamo dovuto fare fronte a problemi più gravi e il miracolo americano prevarrà ancora una volta», ha detto Buffett prima di lanciare il suo celebre mantra «non parlate mai male degli Stati Uniti», pur riconoscendo che non è possibile prevede ora quando le attività delle numerose e diverse imprese in portafoglio potranno tornare alla normalità.
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