La spinta delle nuove tecnologie per la connettività, come 5G, porterà ad una rapida espansione dell’IoT applicata all’industria automotive. L’alto tasso di innovazione digitale dell’automobile del prossimo futuro permette ai colossi americani dell’hi-tech come Google, Apple, Ibm e Microsoft di trovarsi nella posizione migliore per cogliere le opportunità di guadagno.
Un’analisi di FutureMarketInsights conferma che le prospettive di crescita più interessanti per la IoT dell’automotive nei prossimi dieci anni sono nel Nord America e in particolare negli Stati Uniti in virtù della presenza di colossi dell’hi-tech che conducono estese attività di ricerca e sviluppo e possono rapidamente portare sul mercato i casi d’uso studiati.
Ma anche l’Europa occidentale ha il suo ruolo da giocare: sarà il secondo maggior potenziale mercato per l’automotive IoT, stima FutureMarketInsights, grazie alla presenza di importanti costruttori di automobili e componenti e per la domanda di automobili di fascia alta che offrono connettivitò Internet.
I big che daranno forma all’industria dei trasporti connessi sono dunque “i soliti noti”: oltre alle citate Google Apple, Ibm e Microsoft anche Cisco, Intel, General Motors e il colosso europeo Robert Bosch. Questi gruppi cercheranno di imporsi con un’offerta che toccherà almeno uno degli elementi del mercato – hardware, software e servizi – e uno dei tipi di connettività propria della IoT dell’auto: la comunicazione in-vehicle, la comunicazione tra veicoli e la comunicazione tra veicolo e infrastruttura. Le applicazioni si svilupperanno principalmente su tre direttrici: infotainment, navigazione e telematica.
La promessa dell’Internet of things applicata all’automotive è di rendere i trasporti più efficienti e sicuri. I veicoli connessi a Internet possono diagnosticare i problemi in modo tempestivo, riducendo i costi della manutenzione e mitigando le conseguenze per l’incolumità di chi viaggia. L’automotive Internet of things permette anche di offrire informazioni puntuali sulle condizioni delle strade, grazie ai sensori sulle smart road; aiuta a gestire il traffico suggerendo percorsi alterantivi o guidando le auto verso i parcheggi liberi più vicini. In caso di incidente, le auto connesse possono far partire le segnalazioni alle forze dell’ordine e ai soccorsi stradali, contribuendo a salvare vite.