Gruppo di lavoro per rispondere alle norme Ue sulla distribuzione assicurativa. Giuristi all’opera per testare gli accordi bancassicurativi alla luce delle nuove regole europee ed evitare possibili sanzioni. Il rischio di una stratificazione di informazioni
di Anna Messia
La nuova normativa europea sulla distribuzione assicurativa che si è affiancata alla Mifid II per i prodotti finanziari, tra kid (key information document) e dip (documento informativo precontrattuale), sta modificando profondamente il mercato delle polizze italiane. Al punto che in Ania, l’associazione che rappresenta le compagnie di assicurazione che operano in Italia, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si è deciso di costituire un gruppo di lavoro che dovrà orientare le compagnie nei tanti cambiamenti in atto, chiamando a raccolta avvocati esperti del settore. L’intenzione, rispettando i vincoli imposti dall’Antitrust, l’authority della concorrenza, è approfondire le ricadute che le nuove norme potranno avere sugli attuali assetti distributivi, in particolare per quanto riguarda gli accordi di bancassicurazione.
I contratti distributivi tra banche e assicurazioni potrebbero avere bisogno di essere rivisti dopo l’avvio delle disposizioni in materia Product Oversight Governance (Pog), che hanno introdotto le nuove procedure e strategie che le compagnie dovranno elaborare per distribuire prodotti mirati sul cliente, come avviene con la Mifid II per i prodotti finanziari. In caso di comportamenti scorretti il rischio di sanzioni per le imprese è dietro l’angolo e l’iniziativa dell’Ania punta proprio ad evitare mosse sbagliate da parte delle imprese. Il gruppo di lavoro nasce all’interno della commissione distribuzione, guidata da Stella Aiello e tra gli esperti che parteciperanno agli incontri ci saranno per esempio il professore Pierpaolo Marano, dell’Università Cattolica e l’avvocato Filippo Corbò, con le prime riunione in programma nei prossimi giorni.
Già l’anno scorso l’associazione presieduta da Maria Bianca Farina si era mossa in anticipo, dettando linee guida per rendere più semplice la struttura e il linguaggio dei contratti. Poi l’Ivass, l’istituto di controllo del settore, ha invitato le compagnie stesse a dare effettiva attuazione alle indicazioni arrivate dall’Ania, prevedendone l’applicazione per i nuovi contratti a partire dal 2019. Non solo. L’istituto guidato da Fabio Panetta ha anche chiesto alle imprese assicurative di mettere in evidenza nella copertina dei contratti il fatto che sono stati redatti sulla base delle indicazioni arrivate dall’Ania (anche se il comparto si sta muovendo ancora piuttosto lentamente).
Per quanto riguarda i clienti il rischio, come sottolineato il 25 maggio da MF-Milano Finanza che ha dato vita all’osservatorio sulle assicurazioni realizzato in collaborazione con Assinews, è che si crei una eccessiva stratificazione di informazioni che rende ancora più difficile per i clienti confrontare le offerte sul mercato. (riproduzione riservata)
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