Leggiamo continuamente di scenari futuri dove l’auto sarà a guida autonoma, connessa ed elettrica. Leggiamo di un futuro sempre più sicuro dove gli incidenti automobilistici non faranno più vittime e viaggiare sulle quattro ruote sarà a rischio zero. Leggiamo e parliamo sempre più spesso di un mondo che non esiste ancora dimenticandoci, purtroppo, di cosa accade oggi, dentro e fuori un’automobile. Così fa una certa impressione apprendere, per esempio, che il 55,9 per cento degli italiani non fa uso della cintura di sicurezza (nonostante sia obbligatoria) quando siede nel sedile posteriore (indagine di Facile.it e realizzata da mUp Research in collaborazione con No/stai).

Si tratta di circa 24,5 milioni di persone, numero che cresce nel sud Italia e isole (65,3%) e diminuisce al nord (39,8%). Di questi il 29% è convinto che le cinture non siano obbligatorie e il 20 le ritiene inutili. Insomma, l’immagine che viene fuori è quella di “un popolo” di automobilisti piuttosto incosciente e per nulla attento alla sicurezza. Soprattutto nei confronti dell’uso della cintura che sembrava piuttosto scontato. E invece no. Ma forse un motivo c’è. Ridicolo ma c’è. Quando saliamo in auto, alla guida o accanto al guidatore, è ormai impossibile evitare la cintura perché finché non si aggancia scatta un fastidioso segnale acustico. Dietro, invece, nessun suono: la metti o no non cambia nulla. C’è solo il silenzio dell’incoscienza…

Fonte:aflogo_mini