Le trattative per l’ingresso di Softbank nel capitale di Swiss Re, con una quota del 10%, sono state archiviate dopo mesi.
La compagnia svizzera di riassicurazione ha annunciato che continuerà a implementare la propria strategia tecnologica attraverso sviluppi in-house e collaborazioni con terzi. “La compagnia svizzera esplorerà anche possibili collaborazioni tra le sue entità operative e il portfolio di sussidiarie di Softbank”, ha dichiarato Swiss Re.
L’investimento di Softbank in Swiss Re non sarebbe stato finanziato dal fondo della società nipponica di telecomunicazioni, ma dalla compagnia stessa, che sta cercando di creare sinergie tra le sue partecipazioni finanziarie. L’idea di Softbank è, infatti, di creare uno schema unico tra le sue partecipazioni. Attraverso le sue quote in Uber e WeWork, ad esempio, il conglomerato ha migliaia di lavoratori della “new economy” che non hanno accesso alle assicurazioni per impiegati e che avrebbero potuto comprare le polizze direttamente da Swiss Re.
All’inizio delle trattative si era parlato di una quota tra il 20 e il 30% del capitale di Swiss Re, appena sotto la soglia dell’Opa obbligatoria.
L’interesse di SoftBank arrivava in un momento critico per l’industria riassicurativa, che è stata afflitta da anni di prezzi e profitti in caduta. I prezzi sono tornati stabili, senza però crescere come i player del settore speravano. Al contempo, la minaccia rappresentata dalle
compagnie tecnologiche sta aumentando, dal momento che queste e tante start-up stanno trovano nuovi modi per creare e vendere assicurazioni.
Se anche il deal fosse andato andare in porto, il potere di influenza che i rappresentanti di Softbank nel board di Swiss Re avrebbero avuto sulle scelte di quest’ultima sarebbe stato limitato, dal momento che i riassicuratori sono notoriamente investitori conservativi, che tendono a mantenere la maggior parte dei loro soldi in asset liquidi e sicuri.
La compagnia svizzera si è, comunque, giá rivelata propensa a lasciare aperte le porte del suo capitale agli investitori. Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha puntato sulla compagnia 3,2 miliardi di dollari nel 2009 e, giusto lo scorso anno, l’assicuratore giapponese MS & AD ha accettato di investire 1,1 miliardi in ReAssure, una sussidiaria di Swiss Re.