Nel 2017 la raccolta premi nei rami vita e danni del mercato assicurativo italiano è stata pari a 141 miliardi di euro, in calo del -2,3 per cento rispetto al 2016.
Secondo i dati pubblicati dall’IVASS, i premi sono stati raccolti dalle imprese nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. per 131 miliardi di euro (-2,4 per cento) e dalle rappresentanze in Italia di imprese con sede legale in altro Stato S.E.E. per 10 miliardi di euro (-0,1 per cento).
La flessione della raccolta è derivata dalla contrazione (-3,8 miliardi di euro rispetto al 2016, pari al -3,5%) del settore vita, che rappresenta i tre quarti del mercato italiano ed è in riduzione per il secondo anno consecutivo (dopo la forte crescita del biennio 2013-2015). Si registra una contrazione del ramo I (-14,7 per cento), non compensata dall’aumento del ramo III (polizze unit e index-linked) (+25,7 per cento). Anche la nuova produzione vita si riduce di 1,8 miliardi di euro (-2,4 per cento) rispetto al 2016.
La raccolta del settore danni ha registrato un incremento del +1,5 per cento su base annua, pari a 542 milioni di euro; il recupero del 2017, che ha interessato tutti i principali rami ad eccezione del ramo R.C. auto (-2,2 per cento), chiude il ciclo regressivo del settore iniziato nel 2011.
La distribuzione delle polizze vita avviene prevalentemente tramite Sportelli bancari e postali (58,8 per cento del totale premi), anche se in calo di -4 miliardi di euro rispetto al 2016; a seguire ci sono i Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, che guadagnano quote di intermediazione. Nel settore danni si conferma il primato delle Agenzie con mandato (71,6 per cento del totale raccolta danni e l’85 per cento della R.C. autoveicoli terrestri); la raccolta di polizze intermediate tramite Brokers e Sportelli bancari e postali è complessivamente aumentata di oltre mezzo miliardo di euro.