Secondo il report recentemente pubblicato dall’ABI – Association of British Insurers, i principali driver che hanno trainato l’andamento del mercato assicurativo britannico nel biennio 2016-2017 sono stati:
− gli effetti del passaggio a regimi di auto-enrolment e di maggiore libertà/apertura nell’ambito del risparmio previdenziale;
− nelle assicurazioni danni, le conseguenze della riduzione (nel 2017) del tasso di sconto per la valutazione dei danni fisici, mitigate da condizioni di soft market nella riassicurazione e da una dinamica positiva delle calamità naturali;
− la pressione regolamentare conseguente alla necessità di far fronte a Solvency II e all’imminenza della Brexit, a cui si aggiungono la rivoluzione digitale in accelerazione e l’invecchiamento della popolazione.
In particolare, le statistiche riportano, per il 2016, un ammontare complessivo nei rami danni pari a 59 miliardi di sterline, di cui 39 miliardi relativi al lavoro nazionale (+3% rispetto al 2015).
I sinistri sono risultati in aumento del 6% nell’anno.
Quanto alla riassicurazione, i premi ceduti hanno raggiunto la quota record del 29%, mentre quella relativa ai sinistri è risultata pari al 34%. La raccolta derivante dall’attività dei Lloyd’s of London, non membri di ABI, è stata invece pari a 87 miliardi.
Nei rami vita, la raccolta premi lorda del 2016 (180 miliardi di sterline) è cresciuta lievemente (+1,9%), mentre le prestazioni (147 miliardi) sono aumentate del 2,5% rispetto al 2015. Nel dettaglio, i prodotti vita/protezione hanno fatto registrare uno sviluppo del 18%, raggiungendo i 16,9 miliardi di sterline, con aumenti considerevoli soprattutto dei prodotti di investimento e di risparmio a lungo termine. Per contro, in decremento sono risultati i premi per i prodotti previdenziali.
Fonte: ANIA Trends