PREVIDENZA
La busta arancione del fondo pensione
Autori: Silvin Pashaj e Maria Elisa Scipioni
ASSINEWS 297 – maggio 2018
Chi ha aderito a una forma pensionistica complementare ha da poco ricevuto nella propria posta la comunicazione periodica relativa all’anno 2017, all’interno della quale è presente il documento “La mia pensione complementare”.
Si tratta di un obbligo normativo, dettato dalla stessa Autorità di Vigilanza COVIP, che impone ai Fondi Pensione di inviare annualmente un resoconto della propria posizione maturata all’interno del fondo e una stima di quella che sarà la prestazione a scadenza.
In particolare il documento si presenta in due versioni: una standardizzata, che deve essere consegnata al momento dell’adesione al fondo; e una personalizzata, che deve essere appunto inviato unitamente alla comunicazione periodica, entro il 31 marzo di ogni anno.
La mia pensione complementare ha costituito l’ultimo atto di un lungo processo normativo secondario che ha impegnato Covip dalla fine del 2005. Inizialmente la COVIP aveva previsto la possibilità, per i fondi pensione, di mettere a disposizione degli iscritti, nelle modalità ritenute appropriate, procedure di stima che forniscano agli iscritti indicazioni circa la pensione che essi possono attendersi di percepire dal fondo pensione. Tale facoltà divenne un obbligo a partire dal 2008, sancito ufficialmente con la deliberazione COVIP del 31 gennaio, attraverso la quale si fornirono le prime istruzioni operative in merito.
CONTENUTO A PAGAMENTOIl contenuto integrale di questo articolo è visualizzabile solo dagli abbonati a Non sei abbonato?
Scopri i piani di abbonamento
Sei già abbonato? Effettua il login nel modulo sottostante