Anima (il titolo ieri ha chiuso in calo dello 0,6% a 6,1 euro) ha presentato conti trimestrali ben accolti da buona parte degli analisti. Mediobanca Securities (prezzo obiettivo a 7 euro) lo spiega con un mix di ricavi superiori alle attese e la capacità di tenere i costi sotto controllo. E ricorda che i target posti dalla società di gestione sono di un eps (utile per azione) cumulato rettificato atteso per il periodo 2018-2020 di 1,543-1,602, per il periodo 2019-2021 un eps cumulato rettificato atteso di 1,615-1,7 e per il periodo 2020-2022 di 1,667-1,765. «Se la società riesce a superare la parte alta di queste forchette la nostra stima appare equa o addirittura conservativa». Gli esperti apprezzano la scelta dell’eps cumulato perché sposta l’attenzione dal livello della raccolta annua o addirittura mensile sul risultato aziendale in un tempo ragionevole.
Anche Banca Akros ha su Anima un prezzo obiettivo a 7 euro e crede che con l’acquisizione di Aletti Gestielle e la firma dell’accordo con Poste italiane e Banco Bpm migliorerà la sua posizione competitiva in termini di canali distributivi, mix di business ed economie di scala. Mentre Banca Imi (target a 6,8 euro) sottolinea che i conti sono stati superiori alle attese con buone notizie in arrivo soprattutto dai costi e dai margini del business retail. Gli analisti hanno apprezzato che la società si è dichiarata aperta a nuove operazioni di m&a «punto chiave per supportare questo business, che consideriamo sempre più trainato dai volumi». Equita è allineata sul tp a 7 euro: «Al nostro target», aggiunge, «Anima tratterebbe a 12,9 volte gli utili 2019 attesi. Nonostante l’upside manteniamo il giudizio hold in attesa di maggiore visibilità sullo scenario di mercato».
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