di Maurizio Bernardo*
S
iamo sulla buona strada. L’intenzione del Governo, come annunciato dal viceministro Luigi Casero, di voler prevedere la possibilità di introdurre nuove norme che stabiliscano nuovi strumenti finanziari per le casse di previdenza private e i fondi pensione, secondo il meccanismo dei Pir, presenta evidenti vantaggi. Da un lato la previdenza complementare ne avrebbe un ulteriore incentivo poiché verrebbe dotata di uno strumento dall’importante appeal fiscale ed orientato ad un orizzonte tempora-
le di medio-lungo termine. L’orizzonte temporale previsto dai Pir risulta essere in linea con le politiche di investimento degli Enti che fanno parte di questo universo sia sotto il profilo del rischio, sia della liquidità che dei rendimenti attesi. In questo modo, verrebbero rimossi molti di quegli ostacoli che spesso hanno
impedito a tali Enti di convogliare una quota importante dei loro investimenti verso imprese del cosiddetto «Sistema Italia», al fine di favorirne il processo
di crescita e di sviluppo spesso limitato dalla possibilità di reperire adeguate risorse finanziarie.
Lo sviluppo dei Pir sta permettendo di creare nuove fonti di approvvigionamento finanziario per le società, con l’ambizione di puntare al modello americano secondo il
quale una quota rilevante del risparmio privato viene utilizzata per finanziare direttamente le imprese.
L’aumento importante di flussi finanziari destinati alle Pmi potrebbe far riguadagnare competitività al sistema Paese poiché le stesse Pmi beneficerebbero
di importante liquidità da destinarsi ad ulteriore crescita. A fronte di un livello rischio/rendimento degli investimenti molto interessante, e a parità di reddito
con strumenti dal profilo di rischio analogo, si deve sottolineare che il regime fiscale associato ai Pir consentirebbe di ottenerun aumento dei rendimenti netti da destinarsi alle prestazioni previdenziali con un progressivo aumento delle masse gestite da questi importantissimi attori del sistema previdenziale e, di conse-
guenza, maggiori ritorni per i risparmiatori.
* presidente della Commissione Finanze della Camera
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