Il Lussemburgo continua a parlare con assicuratori e altre società finanziarie del Regno Unito che sono alla ricerca di una nuova sede europea a causa della Brexit, ma Pierre Gramegna, ministro delle finanze lussemburghese, nega che siano state avanzate “offerte speciali” per battere la concorrenza degli altri Stati. “Il Lussemburgo non ha mai preso alcuna misura speciale nei confronti di alcuno e né intendiamo farlo. Non sarebbe corretto e ci sono norme UE che tutti devono rispettare”.
Il colosso americano AIG ha annunciato a marzo la costituzione di una compagnia di assicurazioni proprio in Lussemburgo al fine di mantenere la possibilità di operare in tutto il mercato europeo e anche nel Regno Unito quanto sarà definitivamente chiusa l’operazione Brexit. Il mese scorso è stata la volta di FM Mutual che ha dichiarato di aver scelto il Lussemburgo quale sede europea delle sue attività. Una doppietta che non è stata digerita dall’Irlanda che senza fare alcuna allusione ai due casi si è però rivolta a Bruxelles denunciando alla Commissione Europea sull’aggressività di alcuni Paesi dell’Unione che pur di attrarre nuove società si impegnerebbero in vere e proprie trattative su norme e regolamenti da rispettare e incentivi fiscali.