di Anna Messia
L’Antitrust dà ragione ad Anapa contro la pubblicità di Prima Assicurazione, considerata scorretta, sanzionando l’operatore, che fa capo a Munich Re (il più grande riassicuratore al mondo), con una multa da 250 mila euro. Guardando quello spot che invitava a «liberarsi dell’amico assicuratore» (a cavalcioni sulla schiena del cliente) e promettendo importanti risparmi nelle polizze Rc Auto «con un semplice click», gli agenti erano subito balzati sulla sedia e senza esitazione avevano preso carta e penna per segnalare la questione a Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Antitrust. Dopo qualche mese dall’apertura dell’istruttoria l’Autorità per la Concorrenza ha detto la sua, riconoscendo ingannevole in più punti la pubblicità di Prima Assicurazioni, che colloca i suoi prodotti tramite il sito www.prima.it. Per esempio, perché lo spot lascia intendere che «si tratti di polizze Rc Auto particolarmente vantaggiose», scrivono dall’Authority, ma «in realtà vi sono significative condizioni economiche e limiti di fruibilità della polizze che limitano significativamente la loro convenienza». Non solo; secondo l’Antitrust, i risparmi promessi da Prima attraverso il confronto con i premi medi del resto del mercato «non appaiono evidenze sufficienti dell’assolutezza della convenienza dell’offerta come prospettata nei claim riportati sul sito». E anche il riferimento a Munich Re presente sul sito di Prima appare fuorviante perché «lascia intendere che «i prodotti assicurativi offerti siano dotati di particolare notorietà, avvalorando presso il pubblico l’idea di essere una compagnia che detiene una posizione di primato nel mercato Rc Auto», mentre il rating di qualità è attribuibile ad altri (a Munich Re appunto). In realtà la distribuzione delle polizze avviene per il tramite di Prima Assicurazioni, agenzia plurimandataria di Great Lakes Reinsurance Uk del gruppo Munich Re , e di Nobis Assicurazioni. Ma a farsi carico del rischio sono le compagnie di assicurazione che stanno dietro Prima. Un progetto innovativo, che però ora andrà in qualche maniera ricalibrato. (riproduzione riservata)
Fonte: