La nuova strategia sull’asset management annunciata questa mattina dalle Generali, che punta a raggiungere 300 milioni di utile netto/anno entro il 2020, “sarà pari a una contribuzione di 150 milioni in più rispetto a oggi – a partire dal 2020 – sull’utile di gruppo”.
Lo ha spiegato il Group Ceo Philippe Donnet nel corso di una conference call.
L’obiettivo è rispondere alle esigenze delle compagnie assicurative e dei singoli risparmiatori in un contesto di bassi tassi di interesse, e supportare la transizione del Gruppo verso un maggiore contributo da parte dei servizi fee-based. La nuova strategia dell’asset management si basa su due pilastri: accrescere le proprie competenze, offrire soluzioni di investimento su misura per le aziende europee e prodotti di risparmio per i clienti privati.
Il primo passo sarà lo sviluppo di una piattaforma sui real asset e di gestione attiva per conseguire rendimenti e profitti maggiori. Questo permetterà a Generali di offrire un numero maggiore di prodotti d’investimento e di soluzioni attraverso la propria piattaforma unit-linked in Europa. La creazione della nuova piattaforma sarà ottenuta sia capitalizzando le competenze esistenti, sia acquisendo nuove capacità da gestori di portafoglio con eccellenti track record, da esperti nei real asset quali debito infrastrutturale, direct lending o altri segmenti di private capital.
Punto cardine di questa strategia sarà valorizzare ulteriormente la grande esperienza di Generali nella gestione di asset assicurativi, attraverso la creazione di un Insurance Solutions Team capace di offrire servizi su misura di gestione end-to-end e consulenza per investitori liability-driven. Ai clienti privati sarà dato accesso esclusivo a high conviction portfolio manager, al fine di offrire loro soluzioni di investimento che tutelino i risparmi a lungo termine nell’attuale scenario di bassi tassi di interesse. I risultati di questa trasformazione saranno un miglioramento nell’efficienza del business dell’asset management riducendo di 16 punti percentuali il rapporto costi/ricavi fino a 55% entro il 2020. La strategia mira a raggiungere entro il 2020 un risultato netto di 300 milioni euro l’anno per la divisione di asset management e di 500 miliardi euro di asset gestiti.
“Grazie ai nostri attivi di circa 450 miliardi in Europa, abbiamo un’opportunità unica per incrementare gli asset gestiti internamente e ottimizzare le nostre strutture operative anche razionalizzando i costi. Costruiremo un’innovativa piattaforma multi-boutique che integra nuove competenze di investimento altamente specializzate a quelle già esistenti, traendo beneficio da una struttura fortemente centralizzata. Generali vanta una profonda esperienza nell’insurance liability management e il nostro nuovo team di Insurance Solutions sarà dedicato a catturare le esigenze di gestione di 9 trilioni di asset presenti nel settore assicurativo in Europa. In aggiunta, i clienti privati beneficeranno di un portafoglio di soluzioni di investimento innovative grazie alla nostra piattaforma multi-strategy a gestione attiva. La nostra nuova strategia assicurerà ai nostri clienti eccellenti rendimenti finanziari, permettendoci di diventare il miglior partner di fiducia per i loro investimenti”, he detto Tim Ryan, Group Chief Investment Officer e ceo di Asset & Wealth Management.
I dati del primo trimestre “insieme alla nuova ambizione presentata oggi sull’asset management strategy, produce l’effetto più importante per noi, e cioé quello di dare una prospettiva positiva e duratura alla nostra profittabilità operativa, che infatti cresce anche nel primo trimestre”, ha detto Philippe Donnet, nel corso della conference call. “Voglio sottolineare la solidità dei risultati che abbiamo presentato stamattina relativamente al primo trimestre. Sono particolarmente soddisfatto – ha detto Donnet – per il fatto che tali risultati siano stati raggiunti con realizzi di gran lunga inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: questo è importante perché dimostra la nostra capacità di produrre reddito oggi senza sacrificare i redditi futuri. La crescita dei due principali indicatori per un assicuratore come Generali – il new business margin e il new business value – è in linea con quanto prevede la nostra strategia”.
Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con un utile netto in flessione del 9% a 535 milioni di euro, mentre nel medesimo arco temporale il risultato operativo consolidato è cresciuto del 4,2% a 1,212 miliardi.
I premi lordi emessi sono diminuiti del 2,5% a 19,235 miliardi, con il Vita in calo del 4,6% e il Danni che mostra una crescita dell’1,9%. La nuova produzione diminuisce del 2,2% a 1,225 miliardi.
Sotto il profilo patrimoniale, la compagnia vede scendere il patrimonio netto a 24,3 miliardi (-0,9%). Il solvency ratio regolatorio sale al 178%, migliorando rispetto al 177% con cui si era chiuso il precedente esercizio. Analogamente, l’economic solvency ratio aumenta al 195%.
Nel corso del trimestre, il gruppo triestino ha operato una svalutazione di ulteriori 42 milioni di euro in Alitalia.
“I risultati del primo trimestre confermano le ottime performance in termini di redditività e solidità patrimoniale del gruppo”, ha dichiarato il Cfo Luigi Lubelli, commentando i risultati dei primi tre mesi. “In un quadro di persistente volatilità dei mercati finanziari e di bassi tassi di interesse, e in presenza di eventi catastrofali assenti lo scorso anno, le Generali hanno continuato a portare avanti una gestione disciplinata ed efficace del proprio core business, con ulteriore generazione di valore che si riflette in ottimi risultati e performance tecniche tra le migliori del settore”.