GIURISPRUDENZA

Autori: L. Opilio e N. d’Elia
ASSINEWS 286 – maggio 2017

 

Introduzione

A “soli” tre anni di distanza dalla precedente (abrogata) legge Balduzzi (“n. 189/12”), il 28 febbraio 2017, il legislatore è tornato a regolamentare, sia in ambito civile che penale, una materia molto complessa e dibattuta, quale la responsabilità medica, approvando in via definitiva il c.d. disegno di legge Gelli (“C-259”) recante le “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”.
La Legge Gelli è stata pubblicata in gazzetta il 17 marzo ed è entrata in vigore il 1 aprile.

La Legge Gelli si propone, tra le altre cose, di dare maggiore chiarezza e certezza anche circa la qualificazione giuridica in ambito civilistico della responsabilità (contrattuale o extracontrattuale) degli esercenti la professione medica, con la speranza di metter un “punto” all’annoso dibattito giurisprudenziale che sembrava sempre più orientato alla tutela del paziente-danneggiato con le note conseguenze, ormai divenute un problema sociale non più rinviabile, quale il problema del crescente e preoccupante contenzioso giudiziario contro le strutture sanitarie e gli esercenti la professione medica e la difficoltà di questi ultimi nello stipulare una polizza assicurativa e nel sobbarcarsi il suo costo ormai diventato esorbitante.

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