Nel mese di aprile il numero di interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relative a richieste di nuovi mutui e surroghe (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) da parte delle famiglie italiane ha registrato una flessione del -16,1% rispetto allo stesso mese del 2016: si tratta del più pesante calo di richieste degli ultimi cinque anni. Questo nonostante il 2017 fosse iniziato con una performance complessivamente positiva, se confrontata con un 2016 di grandi volumi, caratterizzato ancora dalla spinta delle surroghe.
La variazione negativa potrebbe però essere determinata dall’effetto “calendario” che, per quanto il dato sull’andamento delle richieste venga ponderato rispetto al numero di giorni lavorativi presenti nel periodo di osservazione, ovviamente non tiene conto dei numerosi ponti festivi presenti nel mese.
L’importo medio delle richieste di nuovi mutui e surroghe interrogate sul SIC di CRIF nel mese di aprile è risultato pari a 124.992 Euro. Prosegue, quindi, la costante ripresa del valore richiesto, che da inizio anno sta registrando crescite continue rispetto al 2016 e nello specifico ad aprile segna un +1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Relativamente alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, il mese di aprile ha visto le preferenze degli italiani concentrarsi nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,5% del totale.
Rispetto ai dati rilevati nell’aprile 2016 si nota uno spostamento delle richieste verso le classi di importo maggiori (+1,4 punti percentuali per le classi di importo superiore ai 150.000 Euro) a cui corrisponde un calo equivalente della classe di importo al di sotto dei 75.000 Euro.
Per quanto riguarda la distribuzione delle richieste di nuovi mutui e surroghe per classe di durata, quella compresa tra i 16 e i 20 anni si conferma essere la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 24,2% del totale. Rispetto ai dati di un anno fa, si segnala un allungamento delle durate dei mutui, con un calo delle classi di durata inferiore a 10 anni (-1,7 punti percentuali) a cui corrisponde una crescita delle classi di durata compresa da 21 a 30 anni (+1,2 punti percentuali).
I dati relativi alla distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, infine, confermano la predominanza della fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 35,6% del totale.
Nel confronto con il dato di febbraio 2016 si segnala un incremento di +1,1 punti percentuali delle fasce di età comprese tra i 45 e i 54 e tra i 55 e i 64 anni, a cui si contrappone una flessione di -0,5 punti percentuali dell’incidenza delle richieste da parte di giovani al di sotto dei 34 anni, fascia d’età che più di tutte continua a risentire dell’instabilità del mercato del lavoro.
“Il mese di aprile riporta in negativo il numero di interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe rispetto al corrispondente mese del 2016. Per fortuna prosegue il trend di crescita dell’importo medio richiesto, il che ci fa pensare che la capacità di spesa delle famiglie mantenga una certa solidità. E’ però plausibile che il brusco calo delle richieste registrato in quest’ultimo mese possa essere dovuto anche alle numerose festività e ai ponti in calendario – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. In tale contesto le aziende di credito dovranno continuare a sostenere il comparto segmentando i propri clienti e prospect, attraverso le informazioni interne ed esterne disponibili, e applicando politiche di Risk Based Pricing per sfruttare al meglio il momento storico caratterizzato dai più bassi livelli di rischiosità degli ultimi anni”.