di Antonio Lusardi
Avanti tutta per Credem . La banca emiliana ha chiuso il primo trimestre con un’importante crescita della raccolta complessiva, arrivata a 63,8 miliardi di euro (+8,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Avanzano sia la raccolta diretta (+4,5%) sia quella indiretta, da sempre maggioritaria per il Credito Emiliano (+11,1%), e in particolare il risparmio gestito fa +15,7%. Crescono anche gli impieghi verso la clientela: rispetto a un anno fa +6,2% (media nazionale +0,4%) a 22,98 miliardi. Il conto economico vede un leggero aumento del margine di intermediazione a 288,6 milioni (+1,5%). In discesa il risultato operativo a 91,3 milioni (-3,2%), principalmente per i maggiori costi derivati dal programma di investimento per la crescita attraverso linee interne. I costi operativi sono infatti saliti del 3,6% a 185,8 milioni . L’utile netto è comunque in crescita del 5,2% 49 milioni di euro. Elevata la qualità del credito, con un tasso di sofferenze nette in rapporto agli impieghi dell’1,48%, meglio di un anno fa, nonostante rettifiche sui crediti in crescita a 11,2 milioni dai 10,4 del 2016. Solidità patrimoniale superiore di oltre 600 punti rispetto ai requisiti richiesti dalla Bce: Cet1 Ratio al 12,86%. «Abbiamo iniziato il 2017 con il passo giusto», ha dichiarato Nazzareno Gregori, direttore generale di Credem , «proseguendo con decisione e coerenza nella nostra strategia di sviluppo». (riproduzione riservata)
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