di Davide Fumagalli
I meno informati tendono quasi a confondere bitcoin con blockchain, ma proprio quest’ultima tecnologia, di cui la criptovaluta non è che un’applicazione, è la prossima grande rivoluzione. La tecnologia blockchain consente infatti di decentralizzare e garantire livelli di sicurezza virtualmente inviolabili a ogni tipo di transazione od operazione, dal trasferimento di denaro all’esecuzione di un contratto lungo l’intera catena di persone e società coinvolte, sino alla stessa certificazione di ogni singola azione compiuta in Rete, da un post su un social media sino ai miliardi di scambi di dati generati dall’Internet delle cose. Il tutto a costi estremamente ridotti e, non ultimo, inattaccabili da censure di ogni provenienza mancando un gestore centrale. La base del blockchian è costituita da una piattaforma software basata su sofisticati algoritmi matematici che consentono di creare, distribuire su migliaia di server e mantenere costantemente sincronizzati e aggiornati registri elettronici su cui viene registrata ogni singola operazione. Inoltre, gli stessi algoritmi di cifratura creano codici di controllo per ogni singola pagina di questi registri, la cui validità è intimamente e indissolubilmente legata al contenuto e ai codici di tutte quelle precedenti, a loro volta distribuite su migliaia di server differenti, rendendo così virtualmente impossibile alterare anche un singolo dato, si tratti di un trasferimento di denaro o il testo di una mail o documento creato o gestito con sistemi compatibili con questa tecnologia. (riproduzione riservata)
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