Zurich ha chiuso il primo trimestre 2016 con un utile netto in calo rispetto a un anno prima, anche se superiore alle attese degli analisti e in forte crescita sul quarto trimestre 2015: a 875 milioni di dollari, in calo del 28% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il risultato operativo (Business Operating Profit, BOP) è calato del 16% a 1,09 miliardi di dollari, così come in calo sono i premi incassati, (-6%) a 17,59 miliardi di dollari.
Secono il nuovo ceo Mario Greco il gruppo sarebbe comunque sulla giusta strada in termini di crescita e profitto, anche se la struttura rimane “complessa”. Lo ha detto durante il suo primo incontro con gli analisti: “Zurich è famosa al mondo per l’organizzazione complessa – per avere tre, a volte quattro strati nella sua mappa organizzativa”.
“Ho ben chiaro in mente come l’organizzazione debba essere semplice e promuovere la responsabilità e la titolarità dei risultati”, ha detto rispondendo ad un analista, sottolineando che la discussione sulla semplificazione è in corso con il board.
A novembre saranno rese note le strategie di sviluppo future. Nel frattempo Greco si dice soddisfatto dei risultati, che sono un chiaro passo nella giusta direzione per un gruppo che ha attraversato momenti difficili, e un secondo semestre 2015 colpito da perdite operative nel settore assicurativo generale.
Riportare la fiducia sul gruppo è la chiave: la sua prima sfida sarà sviluppare profonda comprensione delle sfide ed opportunità incontrando i responsabili di settore e i collaboratori interni, oltre che gli intermediari e i clienti. Ma i presupposti di base, secondo il ceo, ci sono e il gruppo ha un brand forte, oltre che riserve e capitali adeguati.
“La fiducia è vitale per il nostro successo e può essere raggiunta solo attraverso la trasparenza, attraverso una chiara comunicazione e fornendo informazioni sugli obiettivi strategici del gruppo”, ha detto.