Applicativo web per comunicare eventi degli stabilimenti
Pagina a cura di Vincenzo Dragani
Dal 1° giugno 2016 potrà essere adempiuto solo tramite l’applicazione web «Seveso III.0» l’obbligo di notifica imposto dal dlgs 105/2015 ai gestori di impianti a rischio di incidenti rilevanti per le sostanze pericolose detenute. Con l’inizio del nuovo mese entra infatti nel pieno regime il nuovo sistema telematico, disegnato dal comma 5 dell’articolo 13, dlgs 105/2015 e messo a punto dall’Ispra, mediante il quale i responsabili delle industrie in questione dovranno trasmettere dati su attività, sostanze gestite, scenari di rischio e misure di prevenzione incidenti da adottare, rinnovando la comunicazione in occasione di importanti eventi che interessano gli stabilimenti.
Ferma restando la notifica che alcuni stabilimenti soggetti al regime transitorio ex dlgs 105/2015 dovranno effettuare entro il 31/5/2016 anche utilizzando altri e diversi strumenti (si veda ItaliaOggi Sette dell’11/4/2016), dal mese di giugno quella basata sul software governativo online sarà l’unica procedura cui ricorrere per comunicare preventivamente costruzione di nuovi impianti, cambiamenti di sostanze detenute, dismissione di attività o semplice fuoriuscita dal campo di applicazione della «Seveso».
Soggetti interessati alla notifica. Obbligati n linea di principio alla notifica, lo ricordiamo, sono i gestori di stabilimenti che detengono sostanze pericolose ex Allegato I del dlgs 105/2015 in quantità pari o superiore alle soglie ivi stabilite. Sono invece esentati dall’adempimento, oltre a quelli esclusi dalla disciplina Seveso ex articolo 2 del decreto, gli stabilimenti già sottoposti alla pregressa disciplina sugli incidenti rilevanti (dlgs 334/1999) che prima dell’1/6/2015 hanno inviato una notifica in linea con nuove regole e non hanno subito successive modifiche nell’attività che rendono obbligatorio rinnovarla.
In quali casi occorre trasmetterla. In base all’articolo 13, commi 1 e 7 del dlgs 105/2015 la notifica deve essere trasmessa prima di procedere a: costruzione di nuovi stabilimenti; modifiche che comportano un cambiamento dell’inventario delle sostanze pericolose (sia qualitativo che quantitativo, e sotto quest’ultimo profilo, sia per incrementi che per decrementi); modifiche a stabilimenti o impianti che possono costituire aggravio del preesistente livello di rischio; chiusura o dismissioni; variazioni rilevanti delle informazioni aziendali; uscita dal campo di applicazione della Seveso per cambiamenti relativi alle sostanze pericolose. Fanno parte in quest’ultimo novero, in particolare, gli stabilimenti che pur rimanendo in attività non sono più soggetti al dlgs 105/2015 per riduzione o eliminazione delle quantità di sostanze pericolose detenute in seguito a modifiche di impianti o processi produttivi, sostituzione di dette sostanze con non pericolose.
Con quale tempistica. In base al citato articolo 13, dlgs 105/2015, i termini finali entro cui trasmettere la telenotifica coincidono con i seguenti: per i «nuovi stabilimenti», come definiti dall’articolo 3 del provvedimento, almeno 180 giorni prima dell’inizio della costruzione, almeno 60 giorni prima di effettuare modifiche che comportano cambiamento inventario sostanze pericolose, comunque prima del verificarsi degli altri eventi previsti dallo stesso articolo in parola; per tutti gli altri stabilimenti, prima del verificarsi degli eventi ex comma 7, articolo 13 del dlgs 105/2015 che incidono su sostanze, impianti ed attività.
In che modo. Le notifiche dovranno dal 1° giugno 2016 essere trasmesse esclusivamente tramite il nuovo servizio telematico raggiungibile all’indirizzo internet https://www.rischioindustriale.isprambiente.gov.it/inventario-notifiche/, previa espletazione della sottesa procedura di accredito. Tale procedura, in base alle istruzioni diramate dall’Ispra attraverso il suo portale internet (www.isprambiente.gov.it, sul quale sono altresì presenti le Guide tecniche per poter adempiere all’obbligo di notifica), prevede una prima fase di registrazione, cui segue una richiesta di abilitazione all’inserimento dei dati prodromica alla trasmissione della vera e propria notifica. Tale modalità garantirà l’adempimento dell’obbligo di notifica nei confronti di tutte le autorità destinatarie previste dall’articolo 13 del dlgs 105/2015, differentemente dall’uscente strumento della posta elettronica certificata firmata digitalmente che andava invece indirizzata, con allegati i relativi documenti digitalizzati, alle singole pubbliche amministrazioni.
La telematizzazione dei dati di rischio. Oltre al software online «Seveso III.0», lo scorso 23 maggio 2016 l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (deputato alla verifica delle informazioni come alla gestione dell’Inventario nazionale degli impianti a rischio) ha annunciato anche il lancio di «Seveso-Query», applicazione web che permetterà alle amministrazioni competenti di consultare e condividere sia le informazioni acquisite con le notifiche che agli altri dati sui controlli degli stabilimenti raccolti nel citato Inventario.
Le ulteriori novità in arrivo. Prosegue intanto l’iter legislativo relativo alle disposizioni attuative della nuova disciplina ex dlgs 105/2015. Con il parere positivo dato dal Consiglio di stato lo scorso 12 maggio 2016 al relativo schema di decreto ministeriale si avvicinano i nuovi criteri con cui il Minambiente dovrà valutare, su proposta di gestori o altri soggetti interessati, l’opportunità di chiedere all’Ue l’eliminazione dall’elenco delle sostanze pericolose «Seveso» di sostanze di fatto ininfluenti sul rischio di incidenti. Il regolamento in parola era stato licenziato dalla Conferenza di raccordo tra Stato ed Enti territoriali nel gennaio 2016 unitamente ad altri due atti attesi all’appello: il uovo regolamento che i prefetti dovranno osservare per la consultazione della popolazione interessata per la predisposizione del piano di emergenza esterna; il dm recante le nuove modalità con cui i gestori degli stabilimenti di soglia superiore dovranno effettuare la consultazione del proprio personale lavorativo per predisporre il relativo piano di emergenza interna.
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