di Andrea Giacobino
Il titolo delle Assicurazioni Generali vale almeno 20 euro. Questa stima, un po’ ottimistica viste le attuali quotazioni del Leone di Trieste (intorno a 12,5 euro), è alla base delle decisioni prese qualche giorno fa dall’assemblea di Invag, salotto buono voluto da Mediobanca che detiene l’1,35% del gruppo assicurativo.
Invag, al cui capitale oltre la stessa Mediobanca partecipano, fra gli altri, i gruppi Gavio, Ferrero, Lavazza, Zannoni, Minozzi, Brunori e Arvedi, ha infatti deciso di mantenere iscritto il pacchetto di quasi 21 milioni di titoli del Leone di Trieste a 419,1 milioni di euro nel bilancio 2015, nonostante a fine dello scorso anno il prezzo borsistico puntuale fosse di 17,05 euro, mostrando quindi una minusvalenza potenziale di oltre 50 milioni rispetto al valore di carico. La nota integrativa precisa poi che a fine marzo la quota ai valori di borsa prezzava 283 milioni.
«La differenza rispetto al valore di borsa», spiega la nota integrativa di Invag, «non è considerata perdita durevole di valore, tenuto conto dell’orizzonte di lungo periodo dell’investimento e delle prospettive economico-finanziarie della partecipata». Va peraltro osservato che Invag ha incassato un dividendo dalla quota nel Leone di Trieste per oltre 12,5 milioni, migliorato rispetto alla precedente cedola di 9,4 milioni.
Ciò ha fatto schizzare l’utile netto a 9,5 milioni rispetto al precedente profitto di 5,8 milioni, interante riportato a nuovo. Mediobanca , comunque, continua a finanziare generosamente Invag, che s’è vista rinnovare fino a settembre un fido di 274 milioni. «Sono state avviate conversazioni con Mediobanca », conclude la nota integrativa, «per il rinnovo del finanziamento alla scadenza a condizioni e termini da definire». (riproduzione riservata)
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