di Paola Valentini
I consulenti finanziari in aprile hanno messo a segno una raccolta netta totale di 2,6 miliardi di euro, in diminuzione del 6,1% rispetto a marzo. Emerge dalle statistiche mensili di Assoreti, l’associazione delle società di distribuzione finanziaria fuori sede. Di questi 2,6 miliardi, gli investimenti netti sui prodotti del risparmio gestito sono stati poco meno di 1,4 miliardi (-29,1%), con un contributo rilevante di fondi aperti e sicav, che hanno ottenuto flussi netti per 900 milioni. Tale valore si confronta con un deflusso totale dal sistema fondi per circa 1,1 miliardi (in base ai dati Assogestioni della settimana scorsa).
Ciò vuol dire che gli sportelli bancari, ovvero l’altra faccia del sistema distributivo italiano, in aprile sui fondi hanno registrato una raccolta in rosso per circa 2 miliardi. Il segnale è importante e testimonia la fiducia riposta dai risparmiatori italiani sulla consulenza finanziaria prestata dalle reti in questa fase di tassi ai minimi e di mercati (sia azionari che obbligazionari) difficili da affrontare con il fa-da-te. D’altra parte anche in altre situazioni di incertezza di borse e bond le reti hanno mostrato una forte vicinanza alle esigenze degli investitori, grazie alla quale in periodi di crisi questi ultimi non sono scappati dal risparmio gestito. Tornando ai dati Assoreti, all’interno del risparmio gestito le risorse destinate al comparto assicurativo-previdenziale sono state 1,1 miliardi, con prevalenza dei premi netti versati sulle polizze unit linked (647 milioni).
La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di fondi è risultata positiva per 125 milioni: le scelte di investimento hanno continuato a privilegiare le gestioni collettive di diritto estero, sulle quali sono confluiti nel complesso risorse nette per 190 milioni, mentre il bilancio dei fondi italiani è stato negativo per 65 milioni. Le risorse destinate alle gestioni individuali sono state 188 milioni, in crescita rispetto al mese precedente (+28%) per effetto di un ritorno in positivo del saldo delle movimentazioni sulle gestioni in titoli (89 milioni), in grado di compensare la flessione delle risorse destinate alle gestioni in fondi (99 milioni). Quanto al risparmio amministrato, la raccolta è risultata positiva per quasi 1,3 miliardi di euro (+45,4% rispetto a marzo), di cui quella relativa ai titoli è stata positiva per 734 milioni, importo più che quadruplicato rispetto al mese precedente.
I dati, per i quali si dispone della ripartizione per macro-tipologia, evidenziano la prevalenza degli acquisti sui titoli di debito (413 milioni) e sugli strumenti del mercato monetario (337 milioni), mentre è stato negativo il bilancio sui titoli azionari (-124 milioni). Ad aprile l’apporto di liquidità è stato positivo per 526 milioni di euro, in calo del 24,5% rispetto al mese precedente. A fine mese i clienti delle reti di consulenti finanziari sono saliti a 3,76 milioni rispetto ai 3,75 milioni del mese precedente. (riproduzione riservata)
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