Secondo le statistiche riportate dall’Ivass nel 2014 i premi del lavoro diretto italiano raccolti nel ramo Malattia dalle 68 imprese operanti nel ramo sono stati pari a 2.056 milioni di euro, con un decremento dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Pertanto si conferma il trend di diminuzione della raccolta premi del ramo già osservato negli anni precedenti: -0,2% nel 2012, -3,1% nel 2013.
Riguardo all’insieme delle imprese che hanno esercitato il ramo Malattia, la raccolta
premi di tale ramo ha rappresentato, nel 2014, il 6,5% dei premi complessivi delle
assicurazioni danni (6,4% nel 2013).
In particolare, la raccolta per fasce di mercato evidenzia che nel 2014 le 5 imprese della prima fascia hanno realizzato il 67,8% dei premi del ramo.
I gruppi con portafoglio premi Malattia non inferiore a 100 milioni di euro (comprendenti
17 imprese, pari al 25% delle imprese esercenti il ramo) hanno realizzato, nel 2014, una raccolta pari a 1.629 milioni di euro (79,2% del totale mercato di ramo).
L’incidenza delle provvigioni di acquisizione e di incasso sui premi lordi contabilizzati nel periodo ha registrato nel 2014 un’ulteriore significativa riduzione passando dal 15,8% al 15,6%, che rappresenta anche il valore minimo del periodo (valore massimo: 21,2% nel 2009).
L’incidenza sui premi delle altre spese di acquisizione, nel 2014 pari al 4% dei premi,
registra una leggera crescita rispetto al 3,8% del 2013 (valore minimo nel 2010: 3,1% dei premi), attestandosi su un nuovo valore massimo di periodo, mentre il peso delle altre spese di amministrazione, pari al 4,1% dei premi, è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2013.
Nel 2014, pertanto, l’incidenza delle spese di gestione complessive sui premi
contabilizzati, pari al 23,8%, si è lievemente ridotta rispetto al 24% del 2013; la riduzione è stata costante nel quinquennio considerato, e complessivamente di circa 5 punti percentuali rispetto al 2009.
Nel prospetto seguente è riportata l’incidenza sui premi delle spese di gestione,
suddivise per tipologia, nel periodo 2009-2014.
L’incidenza è stata più contenuta per le imprese di prima fascia (18,7%) e più elevata
per le imprese di seconda, terza e quarta fascia (rispettivamente 30,8%, 34,9% e 43,1%).