Generali ha pubblicato il resconto del I trimestre, evidenziando un leggero calo della raccolta premi totale (-1,1%) a 19,7 mld, un risultato operativo in calo del 12,3% a € 1.163 milioni a causa in particolare dell’attuale contesto di bassi tassi di interesse e del programmato minore contributo dei profitti di realizzo, particolarmente significativi nel 1Q15 soprattutto nel comparto azionario grazie al favorevole andamento di tali mercati.
Sul calo del risultato operativo pesa anche la contrazione del segmento Holding e altre attività che flette a € -38 milioni, per effetto del minor contributo della gestione finanziaria di Banca Generali motivata dal negativo andamento dei mercati. I minori profitti di realizzo condizionano anche la performance non operativa, determinando un utile netto pari a € 588 milioni (-13,8%).
L’operating RoE annualizzato si attesta al 13,3%, confermando l’obiettivo del piano.
La raccolta premi del segmento vita registra un rallentamento dell’1,3% a € 13.430 milioni per effetto soprattutto dell’andamento dei premi della linea unit linked che, risentendo anche dell’attuale volatilità dei mercati azionari, registrano un calo del 15,4% rispetto ad una sovraperformance di tale linea di business nel primo trimestre 2015 (+24,6%). Il contesto di mercato influenza anche la nuova produzione in termini di APE che evidenzia una flessione del 6,9%, attestandosi a € 1.321 mln, per effetto della riduzione sia dei premi unici (-4,9%) che dei premi annui (-8,6%). Nonostante la riduzione degli APE, in deciso miglioramento il valore della nuova produzione (NBV) che si attesta a € 361 milioni (€ 322 mln 1Q15), in crescita del 12,7%. Migliora pertanto la redditività (NBM), in crescita di 4,8 p.p. a 27,3% (22,5% 1Q15), a seguito dell’efficace ricalibrazione delle garanzie e dell’andamento dei tassi d’interesse e della volatilità rispetto al corrispettivo trimestre del 2015.4 Come anticipato, il risultato operativo flette a € 756 milioni (-8,2%; € 823 mln 1Q15) risentendo anche dell’andamento del margine finanziario. Positivo invece l’andamento del margine tecnico sostenuto dall’ottimo sviluppo della raccolta netta.
La raccolta danni si mantiene sostanzialmente stabile a € 6.311 milioni (-0,6%; € 6.483 mln 1Q15), riflettendo l’andamento del settore auto (-0,9%). Grazie alle azioni intraprese dal Gruppo, la performance operativa si mantiene su ottimi livelli, passando da € 505 milioni a € 498 milioni. La lieve flessione (-1,4%) è attribuibile al calo del risultato degli investimenti, a seguito dell’attuale scenario di bassi tassi di interesse e del peggioramento delle altri componenti operative. Migliora invece la redditività tecnica con un combined ratio (CoR) a 92% (-1,3 p.p.), grazie ai positivi andamenti osservati in Italia, Francia, Germania e Americas. Il patrimonio netto di Gruppo si conferma solido e cresce del 5,8% a € 24,9 miliardi (€ 23,6 mld FY15), beneficiando sia dell’utile del periodo che del positivo andamento del valore su attività finanziarie disponibili per la vendita. L’Economic Solvency Ratio del Gruppo, calcolato applicando il modello interno all’intero perimetro del Gruppo, è pari a 188% (202% FY15; -14 p.p.). Il ratio si mantiene ad un ottimo livello anche in questo contesto economico avverso, il cui impatto negativo è parzialmente compensato dalla generazione ricorrente di capitale che si mantiene solida. Il Regulatory Solvency Ratio – che invece considera l’utilizzo del modello interno alle sole compagnie per le quali è stata ottenuta l’approvazione dall’IVASS e per le restanti compagnie l’applicazione della Standard Formula – si attesta a 161% (175% FY 2015).
Il Direttore Generale e Group CFO di Generali, Alberto Minali, ha commentato: “I risultati che oggi presentiamo dimostrano la capacità di Generali di gestire periodi particolarmente sfidanti come quello in corso. Malgrado un primo trimestre in cui i mercati azionari hanno registrato significative perdite e i tassi di interesse sono a livelli minimi, Generali ha mantenuto un livello di redditività operativa (RoE) superiore al 13% in linea con il piano strategico. Inoltre i risultati mostrano, a livello tecnico, un ulteriore miglioramento della gestione assicurativa, sia nel ramo vita sia nel danni. La riduzione del risultato operativo e dell’utile netto è in gran parte riconducibile alla decisione, stante le attuali avverse condizioni di mercato, di realizzare minori plusvalenze sui nostri investimenti, diversamente da quanto fatto nel 1Q2015. Anche la posizione di capitale del Gruppo si mantiene solida nonostante tale contesto economico; l’Economic Solvency Ratio è infatti pari al 188%. I dati confermano che la qualità della nostra squadra manageriale e la disciplina nella sottoscrizione dei rischi consentiranno a Generali di gestire al meglio questa fase complessa e di conseguire una remunerazione soddisfacente per i suoi azionisti”.
Minali ha confermato nella conference call che i target del Piano strategico “saranno mantenuti” nonostante il quadro generale “sia oggi più complesso rispetto a quando lo avevamo elaborato. Non ci sarà alcun aggiornamento, quanto piuttosto un’analisi molto dettagliata che abbiamo già iniziato assieme al nuovo group Ceo, Philippe Donnet, per capire dove possiamo recuperare ulteriormente redditività”.
Il top manager ha inoltre spiegato che il Leone dovrà essere “più efficiente” e che non a caso nelle scorse settimane, in diversi mercati in cui il gruppo assicurativo opera “sono partiti programmi di rivisitazione delle strutture di portafoglio per cercare di dare più spinta alla redditività”. Il tutto, comunque, “con la consapevolezza che i rendimenti finanziari non possono compensare nel breve termine la parte operativa”.
In questo momento, ha inoltre aggiunto Minali, “quello che conta è il presidio tecnico del gruppo, anche perché credo he i redditi finanziari non saranno forti neppure nei prossimi trimestri”.
Minali si è infine detto “certo” che le Generali stanno andando “nella giusta direzione. Andiamo avanti lungo le direttrici già tracciate”.