Con il sistema di risarcimento diretto, incentrato anche sulla liquidazione dei danni subiti dai propri assicurati, la totalità dei sinistri accaduti nel ramo r.c.auto è ottenuto come somma dei sinistri che sono stati gestiti nell’ambito della convenzione stessa e riguardanti i sinistri subìti dai propri assicurati e i sinistri che sono stati trattati fuori dalla convenzione CARD e gestiti secondo l’ordinario schema di r.c.auto (danni provocati dai propri assicurati a terzi). Si tratta del totale dei sinistri “gestiti” da un’impresa di assicurazione.
Rapportando tali sinistri ai rischi che li hanno generati (misurati dai veicoli-anno) si ottiene la frequenza dei sinistri gestiti.
Nel 2015, tale indicatore per il totale dei settori è stato pari al 5,55% (era 5,51% nel 2014, 5,67% nel 2013, 5,91% nel 2012, 6,76% nel 2011, 7,64% nel 2010 e 7,94% nel 2009) con una incremento dello 0,8% rispetto al 2014. Dopo cinque anni consecutivi (a partire dal 2009) in cui l’indicatore aveva registrato riduzioni costanti, si assiste nel 2015 a un’inversione di tendenza, con la frequenza sinistri in lieve aumento (Tavola
1).
Diverse sono le motivazioni per cui si è assistito a una ripresa della frequenza sinistri. In primo luogo vi può avere contribuito un maggior utilizzo degli autoveicoli che potrebbe essere collegato alla diminuzione registrata, nel corso del 2015, dal prezzo medio del carburante (-10,4% la benzina, -12,7% il gasolio e -20,3% il GPL). Questo è riscontrabile anche dal livello di consumi di carburante che nel 2015 (dati ancora provvisori)
mostrano anch’essi un’inversione di tendenza, con un lieve aumento (+1,2%) rispetto all’anno precedente (nel 2014 erano rimasti pressoché stabili, mentre nel 2013 si era registrata una flessione del -2,6% e nel 2012 quasi del -10%).
L’analisi della sinistrosità effettuata secondo il criterio della data effettiva di accadimento del sinistro comporta un effetto di stagionalità negli andamenti trimestrali dell’indicatore in
questione; generalmente, infatti, nel primo trimestre il numero dei sinistri denunciati alle imprese è solo una porzione di quelli che sono effettivamente avvenuti in tale periodo poiché una parte di questi (particolarmente quelli accaduti a ridosso della fine del trimestre) verranno registrati nei trimestri successivi dell’anno. Questo fenomeno si consolida poi con il passare dei mesi per cui analizzando l’andamento della frequenza nei vari trimestri si osserva un trend in crescita. Nel terzo trimestre inoltre, probabilmente per effetto delle ferie estive, si registra in media un ritardo nelle denunce dei sinistri con un
conseguente calo della sinistrosità (particolarmente per alcuni settori).
Nel 2015 è il settore dei motoveicoli quello che ha fatto registrare l’incremento della frequenza sinistri più elevato (+2,6%) e in particolare hanno contribuito a tale andamento i motocicli ad uso privato (+2,5%). Seguono le autovetture, con un aumento della frequenza sinistri ci circa un punto percentuale. Ad eccezione degli autocarri con peso superiore ai 35 quintali la cui frequenza sinistri è diminuita di quasi il 7% nel 2015, tutti gli altri settori presentano tale indicatore in aumento: gli autocarri con peso inferiore ai 35 quintali registrano un incremento del 2,7% mentre per i ciclomotori l’aumento si ferma allo 0,8%.
Fonte: ANIA