Fideuram-Intesa Sanpaolo private banking (gruppo Intesa Sanpaolo) ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in crescita del 7% nell’anno, a 213 milioni di euro, e commissioni nette in miglioramento del 5% a 384 milioni, di cui 335 milioni ricorrenti (+4%).
Al 31 marzo scorso le masse amministrate si sono attestate a 186,4 miliardi, in flessione dell’1%) rispetto al 31 dicembre 2015 a causa di un performance negativa dei mercati finanziari (-4,4 miliardi), parzialmente compensata dal favorevole andamento della raccolta netta (+1,9 miliardi). L’analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito, pari a 129,2 miliardi, rappresenti circa il 70% delle masse amministrate. Nel primo trimestre la raccolta netta si è attestata a 1,9 miliardi, in diminuzione del 12% rispetto all’analogo periodo del 2015, con la componente di risparmio gestito che ha registrato un deflusso di 0,3 miliardi a fronte di una significativa performance positiva della componente di risparmio amministrato (2,2 miliardi). All’interno della raccolta netta gestita, il segno negativo registrato da fondi comuni (-1,1 miliardi) e, in piccola parte, dalle gestioni patrimoniali (-0,1 miliardi), è stato in gran parte compensato dalla performance positiva registrata dal comparto delle assicurazioni vita (0,9 miliardi). Il cost-income ratio è risultato pari al 29%, in miglioramento rispetto al 30% registrato nei primi tre mesi dell’esercizio 2015, mentre i coefficienti patrimoniali, calcolati in base alle regole di Basilea 3, si confermano ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 31 marzo 2016 il Common Equity Tier 1 è risultato pari al 17,7%.
Per l’a.d. Paolo Molesini, «i risultati della trimestrale dimostrano la forza combinata delle reti di consulenti e banker. Continuiamo a raccogliere a ritmo sostenuto, e il nostro focus rimane saldamente il risparmio gestito. Pur in un contesto di marcata volatilità, riusciamo ad incrementare il valore che generiamo in modo sano, robusto e sostenibile nel tempo. Lo dimostra l’utile netto in crescita, frutto di un gettito commissionale poco esposto all’andamento dei mercati e di una eccellente gestione finanziaria. L’azienda è animata da una forte progettualità per continuare ad aumentare, innovazione e qualità».
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