Un sondaggio condotto Assurex Global condotto su 68 broker assicurativi indipendenti e leader nel settore che hanno raccolto le opinioni dei propri clienti, ha evidenziato che il cyber risk è sempre più considerato una minaccia dalle imprese del middle market e che, per alcune di esse, è addirittura l’esposizione principale.
Quasi metà (49%) dei dirigenti delle società di brokeraggio che hanno partecipato al sondaggio hanno identificato “il rischio informatico e tecnologico” come uno dei tre principali rischi a cui sono sottoposti i propri clienti, seguito dal “reclutamento e mantenimento del talento” (43%), dai “crescenti costi dei piani previdenziali” (41%), e dai “disastri naturali” (40%). Restringendo il campo, quasi un broker su quattro (24%) ha menzionato il reclutamento e il mantenimento del talento, i disastri naturali (20%) e i crescenti costi dei piani previdenziali (17%). È sceso invece al quarto posto il cyber risk, considerato da solo il 9% di coloro che hanno partecipato al sondaggio come l’esposizione principale.
Tra i principali rischi identificati dal sondaggio:
- Disastri naturali.
Anche se le risposte all’indagine di Assurex Global variano da regione a regione, i disastri naturali sono quelli che hanno destato le maggiori preoccupazioni nelle zone all’infuori degli Stati Uniti e Canada. Sono considerati, infatti, il rischio principale nell’Asia Pacifica, America Latina e nei paesi EMEA (Europa, Medio-oriente e Africa). Per il 57% dei dirigenti delle società di brokeraggio della regione dell’Asia Pacifica, i disastri naturali sono visti come la maggiore esposizione, seguita dal rischio di interruzioni nella catena di produzione (29%), che per alcuni aspetti ne è correlato.
Anche in America Latina i disastri naturali sono considerati il rischio principale dal 40% dei partecipanti al sondaggio, seguito dal cyber risk e dal reclutamento e mantenimento del talento, entrambi i quali al 20%.
Tra i broker le cui società hanno sedi nei paesi EMEA, le catastrofi naturali sono state menzionate il 16% delle volte, al pari delle crescenti spese mediche dei dipendenti, mentre all’11% si attestano il rischio informatico e tecnologico, il reclutamento e il mantenimento del talento e le variazioni del mercato finanziario. Allo stesso tempo, la stragrande maggioranza (92%) dei broker, i cui clienti considerano le catastrofi naturali la loro principale esposizione, ha indicato che questi ultimi stiano acquistando o estendendo la relativa copertura assicurativa. Più della metà (53%) ha anche rilevato che i propri clienti stanno rafforzando il controllo del rischio, esercitato tramite il miglioramento della resilienza e del business continuity planning, e, secondo il 39%, grazie alle valutazioni del rischio e alle analisi degli impatti.
- Reclutamento e mantenimento del talento.
In Stati Uniti e Canada il reclutamento e mantenimento del talento è considerata l’esposizione più significativa, citata dal 30% dei partecipanti al sondaggio. A seguire, i crescenti costi dei piani previdenziali (23%), i disastri naturali (11%) e il rischio informatico e tecnologico (9%).
Riguardo alle azioni intraprese dalle compagnie di assicurazione per gestire le maggiori esposizioni, l’81% dei broker che ha considerato a rischio il reclutamento e il mantenimento del talento, ha risposto che i propri clienti stanno migliorando il training e la formazione dei propri impiegati. Il 56% ha, invece, nominato i tentativi da parte dei clienti di migliorare la comunicazione interna ed esterna e il 31% il rafforzamento delle strategie di branding.
Per contrastare i crescenti costi dei piani previdenziali, il 57% dei broker ha rilevato che le compagnie assicurative si stanno assumendo una maggiore quantità di rischi, mentre, secondo il 44%, stanno puntando al cambiamento e migliorando la comunicazione.
- Costi proibitivi e capacità insufficiente
Riguardo al tipo di copertura che necessita maggiormente di cambiamenti, il 34% dei rispondenti ha nominato l’assicurazione sanitaria obbligatoria a causa dei costi assicurativi proibitivi. Un altro 15% ha menzionato l’assicurazione property catastrophe: di questi, il 60% ha citato la sua mancanza di disponibilità.
I costi proibitivi e la capacità insufficiente sono stati entrambi elencati dal 40% dei rispondenti.
L’assicurazione per la sicurezza informatica è stata menzionata dal 9% dei partecipanti al sondaggio, principalmente a causa delle limitazioni o esclusioni di copertura (33%) o della mancanza di disponibilità per tutte le linee di business (33%).
Fonte: Assurex Global