In Italia solo il 4% delle donne ha il coraggio di rompere il muro dell’omertà e del
silenzio denunciando il proprio persecutore in caso di stalking. Spesso, uno degli ostacoli maggiori è rappresentato dall’impossibilità economica di sostenere le spese legali di un procedimento civile e/o penale.
Da oggi, tutelarsi contro tale reato sarà possibile. Aon e Arag hanno studiato un prodotto assicurativo che supporta le vittime di stalking che decidono di procedere con querela
e denuncia.
Per la configurazione del reato, occorre dimostrare l’effetto che la condotta dell’aggressore ha avuto sulla vittima, ovvero:
– perdurante e grave stato di ansia e di paura;
– fondato timore per l’incolumità propria o di un congiunto prossimo o di una persona al medesimo legata da relazione affettiva;
– alterazione delle proprie abitudini di vita.
La copertura si attiva quando, dopo una denuncia che viene accolta con rinvio a giudizio dello stalker, il soggetto che ha esposto querela si costituisce parte civile, richiedendo un risarcimento dei danni. Inoltre, la polizza prevede anche l’eventuale consulenza svolta dal legale prima dell’instaurazione del procedimento penale, per la richiesta di ammonimento e/o la querela da parte dell’assicurato.
Attualmente, la copertura può essere sottoscritta solo come polizza collettiva in nome e per conto di un gruppo affine: ad esempio, i membri di un’associazione, i dipendenti di una azienda o, ancora, le collettività appartenenti a determinate categorie. In tal modo, si offre la possibilità di poter esperire un’azione legale sicuri di avere un supporto economico che, come detto, spesso rappresenta un forte ostacolo in questo tipo di situazioni.
Infine, è stato creato un apposito numero verde che fornisce consulenza preliminare, così da poter avere tutte le informazioni per procedere nel modo più opportuno.