Secondo un’indagine presente nel report annuale di Accenture, “Technology Vision”, quasi due terzi delle compagnie assicurative si aspetta che i dispositivi indossabili avranno un impatto significativo sul settore assicurativo.
L’indagine, che coinvolge più di 200 dirigenti assicurativi in 9 paesi, rileva che, secondo il 63% degli intervistati, nei prossimi due anni i dispositivi indossabili saranno adottati ampiamente dal settore assicurativo, mentre quasi un terzo (31%) ha dichiarato di usare già tali dispositivi per attirare i clienti, assumere gli impiegati e i partner.
Il report assicurativo, “Accenture Technology Vision for Insurance 2015- Digital Insurance Era: Stretch Your Boundaries,” evidenzia i nuovi progressi del settore informatico che avranno un grande impatto anche sul settore assicurativo nei prossimi 3-5 anni.
Quasi tre quarti (73%) degli assicuratori intervistati ha affermato che una delle principali priorità all’interno dell’organizzazione è l’offerta di un servizio clienti personalizzato, mentre metà (50%) afferma di riscontrare già un ritorno positivo dai propri investimenti sulle tecnologie personalizzate.
“Mentre le compagnie assicurative hanno sempre basato i propri processi di underwriting e pricing su un panorama limitato di variabili della clientela, le tecnologie emergenti, come i dispositivi indossabili e altri dispositivi connessi, possono aiutare le compagnie assicurative ad uscire dai propri modelli tradizionali di business e a fornire ai propri clienti servizi efficaci,” ha affermato John Cusano, Senior Managing Director dell’unità global insurance practice di Accenture.
Per il momento un assicuratore, John Hancock, di recente ha iniziato ad offrire gratuitamente ai nuovi assicurati un polsino da fitness per tracciare i propri progressi sportivi e poi ha premiato il loro stile di vita salutare con una riduzione dei premi assicurativi sulla vita.
Nonostante i benefici apportati dai dati, l’accesso a grandi quantità di nuove informazioni comporta qualche sfida per le compagnie assicurative. L’indagine ha rilevato che la maggior parte delle compagnie assicurative affronta delle difficoltà per poter usare in modo completo i dati attuali.
Più di metà (56%) ha affermato che gestire i dati sia “estremamente” o “molto impegnativo”, considerati i cambiamenti che avvengono a livello della quantità, varietà e velocità.
Quasi nove su dieci rispondenti (86%) credono che sarà necessario un software intelligence per semplificare la propria IT function.
Secondo il report di Accenture, il settore tecnologico sta generando macchine sempre più intelligenti e inserendo software intelligence in ogni aspetto del suo business.
Queste macchine possono aiutare le compagnie assicurative ad ottenere più valore dalla gamma di informazioni contenute nel “Big Data” e a scoprire associazioni tra i dati che un individuo non potrebbe essere in grado di fare. L’indagine ha rilevato che due terzi (66%) delle compagnie assicurative sta sperimentando le tecnologie intelligenti, e tre quarti (76%) crede che le compagnie di successo presto gestiranno le macchine intelligenti, oltre agli impiegati.
“Le compagnie stanno iniziando a riconoscere il valore apportato dagli avanzamenti nell’elaborazione del linguaggio e nel riconoscimento vocale che semplificano la spontanea interazione con la tecnologia e le macchine,” ha affermato Thomas Meyer, managing director dell’Insurance practice di Accenture in Europa, Africa e America Latina.
Meyer ha aggiunto che le compagnie assicurative trarranno numerosi benefici dall’impiego della tecnologia nel lavoro, “i lavoratori indosseranno nuove tecnologie, come i dispositivi indossabili, che aumenteranno le loro abilità e li aiuteranno a prendere decisioni migliori.”
Il report di Accenture studia anche la partecipazione delle compagnie assicurative alle iniziative innovative, utilizzando le API (Interfaccia di Programmazione di un’Applicazione) per scambiare dati, e indossando piattaforme tecnologiche per offrire risultati migliori ai partner e ai clienti.
Tre quarti (75%) degli assicuratori intervistati prevede che si abbatteranno sempre più i confini del settore assicurativo in quanto le piattaforme riorganizzano le aziende in ecosistemi interconnessi, e la stessa percentuale (75%) crede che la prossima generazione di piattaforme sarà guidata dagli attori del mercato assicurativo, non dalle aziende tecnologiche.
Nei prossimi due anni le compagnie assicurative, inoltre, pianificano di impegnarsi con i partner in iniziative digitali.
Metà dei rispondenti (51%) ha affermato di avere in programma una collaborazione con i principali leader della tecnologia digitale e delle piattaforme cloud, mentre quasi due terzi (64%) pianifica di impegnarsi con nuovi partner digitali all’interno del settore assicurativo e il 45% mira a trovare partner all’esterno del settore.
Secondo Cusano, gli ecosistemi basati sulle piattaforme digitali rappresentano un nuovo livello di competizione e le compagnie assicurative dovranno decidere se crearne uno proprio, se collaborare o entrare a far parte di un ecosistema consolidato.
Il report di Accenture sul settore assicurativo è basato su 221 rispondenti, appartenenti a compagnie assicurative di tutto il mondo. I partecipanti erano per la maggior parte dirigenti e direttori di altissimo livello, con posizioni funzionali e nella line of business, in compagnie con redditi annui di almeno 500 milioni di dollari, di cui la maggioranza supera i 6 miliardi di dollari annui.