L’ANIA fornisce i risultati dei principali indicatori tecnici del ramo R.C. Auto (e della relativa gestione della convenzione per il risarcimento diretto) per l’anno 2014.
Hanno aderito alla statistica associativa 28 imprese che rappresentano oltre l’86% della raccolta premi di quell’anno. In particolare, sono state raccolte informazioni relative a 33 milioni di assicurati e a circa 1,8 milioni di sinistri accaduti.
La frequenza dei sinistri accaduti (escludendo i sinistri che vengono denunciati tardivamente) per il totale dei veicoli mostra nel 2014, e per il quinto anno consecutivo, una contrazione (-2,4%), arrivando a un valore pari a 5,48% (5,62% nel 2013). Tuttavia la riduzione è stata inferiore a quella registrata nel 2013 (-4,0%) ed è marcatamente minore di quella del biennio 2011-2012 (-11,6% e -12,5% rispettivamente). Il rallentamento del tasso di riduzione della frequenza sinistri potrebbe dipendere dalla diminuzione registrata nel corso del 2014 dal prezzo medio del carburante (-2,1% la benzina, -3,0% il gasolio e -4,5% il GPL) che potrebbe aver incentivato un maggior utilizzo dei veicoli e, quindi, aver influito sull’incidentalità stradale. Ciò è riscontrabile anche dai consumi di carburante che nel 2014 hanno arrestato la riduzione, rimanendo invariati rispetto all’anno precedente (nel 2013 si era invece registrata una flessione del -2,6% e nel 2012 quasi del -10%).
Il costo medio dei sinistri accaduti e liquidati nel 2014 (cosiddetti “sinistri gestiti di generazione corrente”) è stato
pari a € 1.719, sostanzialmente stabile rispetto al 2013 e anche al 2012 (era invece 1.824 nel 2011 e 1.788 nel 2010).
Questo andamento è stato determinato dalla diminuzione degli importi pagati a favore dei terzi trasportati (-7,6%), i cui effetti positivi sono stati però controbilanciati dal lieve aumento (+3,6%) registrato dall’importo liquidato dei sinistri che non sono rientrati nel sistema di risarcimento diretto (sinistri NO CARD).
Nel 2014 l’incidenza dei sinistri rientrati in CARD è stata pari all’81,2% del totale dei sinistri gestiti dalle imprese (che includono quindi anche quelli trattati fuori convenzione).
Questa percentuale risulta in aumento rispetto a quanto osservato nel 2013 (80,7%) e si registra conseguentemente un pari decremento dei sinistri che non rientrano nella procedura di risarcimento diretto (19,6% rispetto a 20,5%); il fenomeno è particolarmente accentuato per il settore dei motoveicoli. Se si esclude il 2010, anno in cui l’incidenza ha raggiunto il suo massimo (81,7%), dal 2009 al 2013 il valore è sempre stato prossimo all’81%, mentre non superava il 76% nei primi anni di avvio della procedura.