Il mercato automobilistico italiano ha registrato un vero boom in aprile incrementando il numero delle immatricolazioni di oltre il 24%. In una nota ieri la Motorizzazione ha fatto sapere che nel mese scorso le vendite di nuove auto hanno raggiunto quota 148.807 unità, il 24,16% in più rispetto al corrispondente mese del 2014.
In totale nel primo quadrimestre la Motorizzazione ha così immatricolato 578.088 autovetture, in rialzo del 16,2%. Il 2015 si conferma quindi un periodo di risveglio negli acquisti dopo anni di decrementi continui nel lustro scorso. «La crescita in aprile è legata anche a una accelerazione degli acquisti dei privati, che nei mesi scorsi invece avevano avuto una dinamica di crescita meno accentuata di quella delle imprese», ha spiegato in una nota il Centro Studi Promotor.
Il centro studi bolognese ha fatto notare inoltre come «il dato di aprile imponga di rivedere in misura significativa anche le previsioni formulate per l’intero 2015. Per valutare comunque correttamente l’attuale andamento del mercato dell’auto occorre non dimenticare che gli incrementi di cui si è detto si collocano sui livelli del 2014, che erano di ben il 45,4%» inferiori ai valori normali. Secondo il Centro Studi Promotor «il recupero del mercato dell’auto è dunque dovuto essenzialmente al fatto che si è accumulata negli anni della crisi una quota molto importante di domanda di sostituzione insoddisfatta che incomincia ad alimentare un certo volume di acquisti di auto nuove.
Ciò essenzialmente per due ragioni. La prima è che, poiché in un Paese in cui solo il 13,6% degli spostamenti è assicurato dal trasporto pubblico, dell’automobile non si può fare a meno e di conseguenza le vetture fortemente invecchiate nella crisi vanno ora assolutamente sostituite». La seconda ragione è che, aspettando la ripresa, si è determinato un nuovo clima di fiducia nel Paese che sta inducendo una quota di aziende e di famiglie che dispongono ancora di risorse a sostituire una parte delle loro auto che sono ormai logorate.
In questo quadro Fca ha fatto meglio nei confronti del settore immatricolando in Italia 43.339 nuove vetture, in rialzo del 24,9% e ottenendo una quota del 29,11%. A sostenere le performance mensili sono stati il marchio Fiat con un rialzo del 21,2% a 32.387 unità e Jeep, capace di registrare una crescita di ben il 252,69% a 2.684 e una quota triplicata all’1,8%. Andamento ancora negativo per Alfa Romeo che con 2.756 immatricolazioni perde lo 0,83% e vede la propria quota scendere dal 2,32% all’1,85%. Alfa Romeo insomma ha sempre più bisogno del nuovo piano industriale nel centro del quale il brand sportivo ha un peso specifico superiore a quello riservato agli altri marchi nel tentativi di guadagnare quote di mercato nel settore premium.
Sul fronte dei modelli, in grande spolvero gli ultimi modelli lanciati sul mercato dal gruppo guidato da Sergio Marchionne. La Fiat 500X è entrata infatti nella top ten del mercato con 3.256 immatricolazioni ad aprile, consentendo così a Fca di conquistare ben sei posti in classifica. Nei fatti quindi Fca sta riuscendo a riconquistare il terreno perso negli anni passati per la mancanza di modelli e soprattutto vede aumentare il distacco dalla concorrenza sul mercato italiano (riproduzione riservata)