Dal 1° maggio le polizze lussemburghesi daranno maggiore libertà di investimento a chi le sceglie. Come spiega Luc Rasschaert, amministratore delegato di Iwi international wealth insurer, compagnia specializzata in private insurance: «Il Lussemburgo va controcorrente e, mentre nel resto d’Europa vengono fissati limiti d’investimento più rigidi, qui si dà maggiore libertà nelle scelte di investimento a fronte di un rafforzamento della profilazione del cliente e della trasparenza». Rasschaert ricorda che la regolamentazione lussemburghese permette al contraente di avere accesso a tipologie di attivi finanziari innovativi e sofisticati, all’interno di una gamma spesso più ampia di quella autorizzata dalla legislazione del suo Paese di residenza. Una scelta volta ad andare incontro alle esigenze dei clienti che devono fare i conti con tassi a zero.
Infatti le politiche monetarie espansive promosse in questi anni dalle Banche Centrali per dare ossigeno all’economia mondiale hanno fatto una vittima: il rentier. Vivere di rendita in una fase di tassi e crescita zero è davvero un’impresa. Che rende la vita difficile anche a chi studia prodotti per i Paperoni. «Noi offriamo un prodotto assicurativo che permette al cliente di avere un fondo dedicato, scegliendo la banca depositaria. In questo modo il cliente protegge il patrimonio, affidandosi a un veicolo assicurativo, ma allo stesso tempo può diversificare la propria asset allocation, anche con strumenti più sofisticati», aggiunge Rasschaert.
La compagnia opera in Italia in forma di libera prestazione dei servizi e oggi il mercato italiano rappresenta una componente importante della nuova raccolta. «In Italia, a differenza di quanto accade in Francia e in Belgio, i prodotti assicurativi sono ancora poco diffusi per cui ci sono notevoli spazi di crescita», dice Rasschaert. Tanto più che in Italia questi prodotti hanno una marcia in più da un punto di vista fiscale e successorio. Le polizze infatti non rientrano nell’asse ereditario e sono esenti dalle tasse di successione, le plusvalenze della polizza sono tassate unicamente al momento dell’effettivo realizzo e sono impignorabili e insequestrabili.
«Sono un valido strumento da utilizzare per la pianificazione successoria e anche per la protezione del patrimonio», aggiunge Rasschaert. Che ricorda anche il tema della riservatezza: «La legge impone alle compagnie di assicurazione stabilite nel Granducato la legittima riservatezza riguardo alle informazioni confidenziali sui loro clienti per garantirne il rispetto della sfera privata». La compagnia è sostituto di imposta per cui il contraente e l’intermediario non hanno alcun obbligo dichiarativo o di liquidazione di imposta.