Grandi catastrofi naturali, repressione finanziaria, de-globalizzazione e le nuove sfide imposte dall’Internet delle cose sono i quattro rischi emergenti a maggiore impatto potenziale. 

È quanto si legge nel report SONAR di Swiss Re sui nuovi rischi emergenti, che prende in esame oltre 20 tipologie di nuovi rischi.

Nel report, giunto alla terza edizione, sono classificati come rischi emergenti quelli di recente sviluppo, difficilmente quantificabili e il cui potenziale impatto non è stato ancora sufficientemente preso in considerazione.

In particolare, circa le grandi catastrofi naturali Swiss Re spiega che fenomeni atmosferici come esondazioni ed eruzioni vulcaniche non sono ancora sufficientemente considerati quali fattori di distruzione.

“In un futuro in cui il cambiamento è l’unica sicura costante, le informazioni predittive sono fondamentali per fronteggiare le sfide che ci attendono”, sostiene Patrick Raaflaub, Group Chief Risk Officer di Swiss Re. “Questo nuovo rapporto intende fornire una prima indicazione di ciò che potrebbe annidarsi oltre l’orizzonte. Sebbene molte delle tematiche presentate potrebbero non materializzarsi in rischi significativi, qualcuna di queste produrrà sicuramente degli effetti. Prima inizieremo ad adattarci a questi cambiamenti, maggiore sarà la nostra preparazione al riguardo”.

Secondo Swiss Re, le tematiche contenute nel rapporto non presentano solamente un’accezione negativa del rischio connesso; potrebbero, anzi, creare nuove opportunità per il settore assicurativo, che rafforzerebbe in questo modo il proprio ruolo nel circoscrivere e ridurre i rischi a tutto vantaggio delle comunità.

Tra le altre aree di rischio individuate troviamo: la scarsità di materie prime, l’aumento del traffico aereo, la siccità, l’inadeguatezza e l’invecchiamento delle principali infrastrutture, l’utilizzo di strumenti di auto-monitoraggio, i rischi pandemici e la proliferazione delle città verticali.