Exor accoglie con favore la decisione del Cda di ParnterRe di consentire finalmente ai suoi azionisti di votare sull’accordo con Axis ed è fiduciosa che gli azionisti di PartnerRe voteranno nel loro migliore interesse e che la sua proposta da 137,50 dollari ad azione cash riuscirá alla fine a prevalere, poichè offre valore e certezza superiori. 

E’ quanto si legge in una nota della holding della famiglia Agnelli in risposta alla nota della societá Usa. 

Exor, “prendendo atto del fatto che la societá di riassicurazioni continua a dare una rappresentazione errata della propria proposta”, e che “continua a non essere disposta a negoziare con Exor nel rispetto dei termini previsti dall’accordo raggiunto con Axis Capital, sollecita quindi il board di PartnerRe a comunicare la record date e a convocare l’assemblea degli azionisti senza indugio”. 

Venerdì mattina PartnerRe aveva diffuso una nota nella quale spiegava di ritenere che la richiesta di Exor al Cda di PartnerRe di dichiarare formalmente la propria offerta “migliore” rispetto a quella di Axis Capital rappresentasse di fatto un rifiuto alla proposta della societá Usa di trattare sul prezzo e su altri aspetti. 

Giovedì il presidente di Exor, John Elkann, aveva inviato una lettera al Cda di PartnerRe nella quale questa condizione era indicata come precondizione per avviare le trattative. 

La holding di casa Agnelli ha avanzato un’offerta da 137,50 dollari in contanti ad azione su PartnerRe, che tuttavia è giá in trattative con Axis che ha offerto 125,17 dollari per azione. 

PartnerRe ha fatto sapere che il board continua a raccomandare l’operazione con Axis e la sottoporrá all’approvazione dell’assemblea degli azionisti, ribadendo di ritenere il prezzo e i termini dell’offerta di Exor “inaccettabili” e ha evidenziato che le motivazioni illustrate da Elkann nella lettera ricevuta ieri sono “semplicemente non credibili”. 

La partita è iniziata lo scorso 14 aprile quando Exor ha inviato al Cda di PartnerRe una proposta scritta per l’acquisto in denaro del 100% della societá a 130 dollari/azione per una valutazione complessiva di 6,4 mld dollari. Il 4 maggio il Cda di PartnerRe ha rigettato l’offerta della holding della famiglia Agnelli perchè quest’ultima aveva rifiutato di migliorare le condizioni del deal. Le trattative sono poi proseguite ed Exor è passato all’attacco proponendo un prezzo di 137,5 usd/azione.