di Valerio Testi
Nel primo trimestre Banca Generali ha visto salire l’utile netto del 140% a 93,1 milioni e i ricavi del 73% a 180,5 milioni. L’istituto ha poi comunicato che i costi operativi si sono attestati a 41,5 milioni (+5,5% su base annua), mentre il margine d’intermediazione è salito del 72,5% a 180,5 milioni.
Le masse totali sono cresciute del 30% attestandosi a 39,5 miliardi. La raccolta totale dei primi quattro mesi è salita del 42% a 1,447 miliardi, con quella gestita migliorata del 59% a 1,463 miliardi. Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali, il Tier 1 capital ratio si è attestato al 12,9% (dal 12,2% di fine 2014), mentre il Total capital è al 14,7% (14,2%). Secondo l’ad Piermario Motta, «il miglioramento significativo nei dati economici e indicatori patrimoniali, mai così alti in un trimestre, sottendono l’efficienza e la professionalità della banca nel rispondere in modo esaustivo ai crescenti bisogni legati alla tutela del patrimonio delle famiglie. La discesa dei rendimenti dei titoli di Stato verso lo zero e le complessità del mercato immobiliare rafforzano la domanda di soluzioni efficaci e innovative in una sfera di elevate competenze come quelle che Banca Generali riesce a offrire. Guardiamo con grande entusiasmo e fiducia al proseguimento dell’anno». In borsa il titolo Banca Generali ha chiuso a 30,16 euro, in ascesa dello 0,67%. (riproduzione riservata)