UnipolSai ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 186 mln euro, in crescita rispetto ai 114 mln registrati nello stesso periodo del 2013 (+4,5%). Il risultato ante imposte è stato di 323 mln (+3,5%), la raccolta diretta assicurativa di 4.102 milioni (+2,1%). Nel settore Danni, la raccolta del lavoro diretto è stata di 2.107 mln (-6,9%), di cui 1.315 (-9,4%) dai rami Auto e 792 (-2,6%) dai rami Non Auto. Il combined ratio è stato del 94,1% rispetto al 92,7% del primo trimestre 2013. Il loss ratio è migliorato al 67,4% (68,6%), l’expense ratio al 26,7% (24,2%).
Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 263 mln (249). Per quanto riguarda il settore Vita, la raccolta diretta è stata di 1.995 mln (+13,7%), il risultato ante imposte di 64 mln (78). Il risultato ante imposte del settore Immobiliare è stato negativo per 2 mln (-3). Per il settore Altre attività, il risultato ante imposte è stato negativo per 3 mln (-13).
Gli investimenti finanziari, pur in un’ottica di conservazione della redditività del portafoglio e di coerenza con le passività assunte verso gli assicurati, hanno ottenuto un rendimento del 5,6% degli asset investiti, con redditi per 584 mln. Il patrimonio netto di pertinenza è stato di 5.858 mln (5.210). La riserva Afs a fine periodo è stata positiva per 1.028 mln (543 al 31 dicembre).
Il margine di solvibilità consolidato è stato di 1,6 volte il minimo richiesto.
Secondo il management, per quanto concerne l’andamento del comparto assicurativo Danni, aprile ha confermato una leggera ripresa produttiva nel ramo Rc Auto di UnipolSai, per le iniziative commerciali promosse. L’andamento dei premi incassati resta comunque in flessione rispetto all’esercizio precedente, a fronte di un andamento della sinistralità ancora favorevole. Nel comparto Vita, la raccolta continua a confermare un elevato ritmo di crescita. La capogruppo Unipol ha invece chiuso il primo trimestre con un utile netto di 132 mln, +5,7%. La raccolta diretta assicurativa è salita del 6,2% a 4,761 mld. Il combined ratio è salito al 93,1% (92%) e il margine di solvibilità si è attestato a 1,6 volte i requisiti regolamentari.
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