Il gruppo Unipol ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 132 milioni di euro, in crescita del 5,7% dai 125 milioni dell’analogo periodo dello scorso anno, pur in considerazione di 21 milioni di oneri conseguenti all’incremento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia. Il risultato consolidato ante imposte ammonta a 249 milioni di euro, in linea con il primo trimestre 2013.
Nel periodo la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si attesta a 4.761 milioni di euro (+6,2% rispetto ai 4.485 milioni al 31 marzo 2013).
Il risultato ante imposte del comparto assicurativo è pari a 301 milioni di euro (358 milioni nel primo trimestre 2013). A tale risultato contribuiscono il ramo Danni per 249 milioni (254 milioni nei primi tre mesi del 2013) e il ramo Vita per 52 milioni (104 milioni nel primo trimestre 2013).
Nei rami danni la raccolta premi diretti ha risentito del perdurare della crisi economica e della forte competizione soprattutto nel comparto Auto. In questo scenario la raccolta Danni del lavoro diretto si attesta a 2.288 milioni di euro (-6,6% rispetto ai 2.449 milioni nel primo trimestre 2013). A tale risultato contribuiscono le compagnie confluite in UnipolSai per 2.107 milioni di euro e le altre compagnie direttamente controllate da Unipol Gruppo Finanziario (UniSalute, Linear e Gruppo Arca) per 181 milioni.
La raccolta dei premi Auto è pari a 1.372 milioni di euro (-9,5% rispetto ai 1.516 milioni del 31 marzo 2013). Il comparto Non Auto registra una maggiore tenuta nonostante il quadro macroeconomico sfavorevole, come evidenziato da una raccolta pari a 916 milioni di euro, con una flessione più contenuta pari all’1,8% rispetto ai 933 milioni del primo trimestre 2013.
Per quanto riguarda l’andamento tecnico del comparto, il Gruppo Unipol realizza per il primo trimestre del 2014 un combined ratio (lavoro diretto) del 93,1% rispetto al 92% dello stesso periodo del 2013.
Il loss ratio è pari al 67,4% rispetto al 68,6% realizzato al 31 marzo 2013, per effetto dell’ulteriore contrazione dei sinistri denunciati. L’expense ratio è pari al 25,7% (23,4% al 31 marzo 2013) e risente del calo registrato dai premi oltre che della maggiore incidenza di costi provvigionali (variazione del mix produttivo) e dei costi connessi al rilancio produttivo di UnipolSai.
Il risultato ante imposte del settore è positivo per 249 milioni di euro (254 milioni nel primo trimestre 2013).
Nel comparto Vita la raccolta diretta è cresciuta a ritmi sostenuti, raggiungendo i 2.473 milioni di euro, in crescita del 21,5% rispetto ai 2.036 milioni del primo trimestre 2013. Il significativo aumento dei premi, in linea con il mercato, riflette la prosecuzione del forte trend di espansione riscontrato nel 2013, in un contesto di mercato caratterizzato da tassi di interesse contenuti e dalla ridotta propensione al rischio da parte degli assicurati, che hanno reso meno attrattive altre forme di investimento.
In particolare il comparto beneficia della crescita del canale di bancassicurazione (compagnie del Gruppo Arca Vita e del Gruppo Popolare Vita) che realizza una raccolta diretta premi di euro 1.532 milioni (+35% sul primo trimestre 2013). Anche il canale tradizionale, presidiato da UnipolSai, con premi per 900 milioni di euro, segna una crescita del 4,3%.
Il risultato ante imposte del settore è positivo per 52 milioni di euro (104 milioni nel primo trimestre 2013), per effetto del minore contributo a conto economico della componente finanziaria.
Il patrimonio netto consolidato ammonta a 8.142 milioni di euro (7.481 al 31 dicembre 2013) di cui 5.568 milioni di pertinenza del Gruppo. La riserva AFS complessiva al 31 marzo 2014 è pari a 1.055 milioni di euro (125 milioni nello stesso periodo del 2013).
Il margine di solvibilità al 31 marzo 2014 presenta un capitale disponibile pari a circa 1,6 volte il minimo richiesto, al netto dei dividendi che verranno distribuiti.
Il Gruppo prosegue con determinazione nell’integrazione operativa delle compagnie fuse, presentata nel Piano Industriale, e nelle attività finalizzate alla conclusione della operazione di cessione del ramo d’azienda, in ottemperanza alle misure imposte dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in occasione del salvataggio del Gruppo Fondiaria-SAI.