di Anna Messia
Nel primo trimestre 2014 è aumentato l’utile netto di UnipolSai Assicurazioni, a 186 milioni (+4,5%) e anche quello di Unipol Gruppo, che ha raggiunto 132 milioni (+5,7%), nonostante sulla prima abbiano pesato imposte addizionali sulla rivalutazione delle quote detenute in Banca d’Italia, per un totale di 21 milioni.
Mentre su Unipol Gruppo hanno influito negativamente anche gli accantonamenti di 25 milioni sul portafoglio crediti di Unipol Banca.
Ma gli sforzi per rimettere in carreggiata l’istituto, che prevedono anche un aumento di capitale di 100 milioni di euro, già deliberato ma non ancora chiuso, cominciano a dare frutti visto che la divisione banche (che oltre a Unipol Banca comprende anche Banca Sai, in via di integrazione nella prima) ha chiuso con un risultato positivo di 4 milioni, dopo la perdita di 14 milioni registrata nello stesso periodo dello scorso anno. «Nel primo trimestre c’è stato un rallentamento dei crediti deteriorati e una sostenuta ripresa commerciale grazie alle sinergie con il comparto assicurativo», ha detto ieri l’amministratore delegato Carlo Cimbri.
Per quanto riguarda l’andamento delle polizze, a crescere è stato il ramo Vita, con Unipol Gruppo che ha registrato un aumento della raccolta del 21,5% a 2,4 miliardi, ma il risultato ante imposte è stato di 52 milioni, in calo rispetto ai 104 milioni per effetto dello shadow accounting, con le plusvalenze implicite che sono state contabilizzate a favore dei clienti, ha spiegato Cimbri. A soffrire è invece la raccolta Danni che per Unipol Gruppo ha subito una contrazione del 6,6% a 2,28 miliardi, «con il mese di aprile che conferma una leggera ripresa grazie a nuove iniziative commerciali», ha detto Cimbri, «anche se l’andamento dei premi resta in flessione nonostante l’andamento della sinistralità ancora favorevole». Il combined ratio è però peggiorato per Unipol Gruppo da 92 al 93,1% a causa della crescita dell’expense ratio, aumentato a causa della campagna di rateizzazione dei premi Rc Auto lanciata dalla compagnia, con 132 mila contratti rateizzati nel primo trimestre rispetto ai 170 mila dell’intero 2013. «Si tratta di commissioni che restano nel gruppo perché la rateizzazione avviene attraverso Fiditalia, controllata da Banca Sai, a sua volta al 100% di UnipolSai», ha chiarito Cimbri. Nessuna novità invece sul fronte della cessione ad Allianz di polizze per 1,1 miliardi, chiesta dall’Antitrust, con l’ad che si è detto fiducioso di rispettare gli impegni presi con l’authority. (riproduzione riservata)