di Maria Elena Zanini
«Il miglior trimestre degli ultimi due anni». Con queste parole l’ad Piermarino Motta ha commentato i conti trimestrali di Banca Generali. L’istituto ha chiuso il periodo gennaio-marzo 2014 con un utile netto di 38,9 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo 2013 grazie anche alla raccolta netta totale che da inizio anno è aumentata a 1,02 miliardi (+18%).
Le masse totali sono salite a 30,3 miliardi (+12% rispetto ai 27,0 miliardi del primo trimestre dell’esercizio precedente). Una netta accelerazione anche per la componente gestita che ha raggiunto 22,1 miliardi (+15%) e rappresenta ora il 73% delle masse complessive contro il 71% del medesimo periodo dello scorso anno. Il margine d’intermediazione è salito del 9,7% a 106,8 milioni. Sempre nei primi tre mesi, il patrimonio netto ha raggiunto 528 milioni (+21%), mentre l’excess capital è salito a 153,9 milioni (+26%). Il Tier 1 si è attestato al 14,4% e il Total Capital ratio al 15%. Secondo le parole di Motta, il risultato «evidenzia infatti la certezza e la solidità di un business che continua a espandersi a ritmi sostenuti, e in misura superiore alla nostra quota di mercato nel segmento delle reti, in virtù di una grande attenzione alla professionalità e all’innovazione nel servizio di consulenza alle famiglie italiane. La banca si conferma poi un polo d’attrazione per i talenti nella pianificazione patrimoniale». Motta si dice ottimista anche sui risultati futuri ed è deciso a puntare sulla crescita sia attraverso linee interne sia attraverso il reclutamento di promotori finanziari di alto profilo ed esperienza. Ecco perché, secondo Motta, «l’istituto è ottimamente posizionato per continuare ad acquisire quote di mercato». (riproduzione riservata)