di Anna Messia
L’Ivass chiude definitivamente il capitolo Fondiaria Sai (nel frattempo confluita in UnipolSai) con un’ultima sanzione di 712 mila euro.
Una multa che, come emerge dall’ultimo bollettino dell’autorità di controllo, è stata determinata da «gravi carenze rilevate nella valutazione della riserva sinistri Rc Auto per gli esercizi 2009 e 2010», ma anche da errate rappresentazioni delle informazioni di vigilanza sui bilanci stessi, oltre che da carenze gestionali delle reti di liquidazione. La scure, come noto, riguarda la gestione Ligresti di FondiariaSai e quest’ultimo intervento investe più in dettaglio la controllata Milano Assicurazioni (anch’essa confluita in UnipolSai). Mentre Fondiaria Sai era già stata multata dall’Ivass lo scorso maggio, con un’altra sanzione di 1,2 milioni, che era stata la conseguenza degli accertamenti ispettivi avviati nella sede dell’impresa nell’estate 2011 e dai quali erano emersi problemi su controlli interni e governance dell’assicurazione. In quel caso le violazioni riguardavano per esempio carenze legate «all’assegnazione al consiglio di amministrazione di compiti di indirizzo strategico o organizzativo», o ancora alla funzione di risk management e di revisione interna.
Le multe comminate finora dall’Ivass sulla precedente gestione FonSai ammontano quindi a poco meno di 2 milioni, ai quali bisogna in verità aggiungere altri 25 mila euro richiesti all’ex collegio sindacale di FondiariaSai per «omessa comunicazione all’istituto di controllo assicurativo» della denuncia ricevuta dal fondo Amber, azionista di minoranza della compagnia, su operazioni immobiliari realizzate dal gruppo assicurativo con parti correlate, ovvero i contratti relativi a «cessione di cosa futura» siglati tra le società immobiliari della famiglia Ligresti (Sinergia e Im.Co) da una parte e FonSai e Milano dall’altra. Gli interventi dell’Ivass (all’epoca dei fatti ancora Isvap) si aggiungono a quelli della Consob, che a marzo scorso ha sanzionato complessivamente il gruppo assicurativo FondiariaSai per 1,3 milioni, di cui 250 mila euro richiesti a Jonella Ligresti, all’epoca dei fatti presidente di FondiariaSai«per avere diffuso informazioni false in ordine alla riserva sinistri Rc Auto nel bilancio 2010» e di 400 mila euro all’ex amministratore delegato, Emanuele Erbetta, per lo stesso motivo. Non solo. L’autorità guidata da Giuseppe Vegas, nel dicembre scorso, ha anche richiesto, sempre agli ex sindaci di FonSai e di Milano, sanzioni per complessivi 4 milioni, anche in questo caso per non avere esercitato al meglio la funzione di controllo interno dopo le denunce arrivate dal fondo Amber.
L’Ivass di Salvatore Rossi, con quest’ultimo intervento, ha chiuso quindi definitivamente la questione delle sanzioni a carico della gestione Ligresti che ha portato anche l’ex presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, a essere indagato nell’inchiesta della procura di Torino per concorso in falso in bilancio, assieme agli ex vertici della compagnia. L’autorità di controllo assicurativa aveva iniziato ad alzare la guardia sulla gestione FonSai nei primi mesi del 2009, quando aveva stoppato la vendita della tenuta agricola Cesarina da Sinergia a Milano Assicurazioni, ma secondo la Procura avrebbe agito troppo tardi.
Intanto i nuovi azionisti della società, come noto, sono pronti a chiedere conto della gestione ai precedenti soci, con Unipol che si è fatta trovare pronta a sostenere l’azione di responsabilità per circa 400 milioni di euro, avanzata dall’ex commissario straordinario diFondiariaSai, Matteo Caratozzolo. (riproduzione riservata)