In tema di danni personali derivanti da cose in custodia e subiti in esito ad una caduta, il danneggiato non è tenuto a essere risarcito dal custode qualora l’evento dipenda da una sua distrazione; nel caso, l’evento era avvenuto in un cimitero comunale e la caduta era stata causata da un rubinetto per attingere acqua collegato a un tubo a gomito attaccato al cordolo di un’aiuola, sporgente all’altezza di una ventina di centimetri da terra e perfettamente visibile alle ore dieci di mattina.
Corte di Cassazione civile sez. VI, sentenza del 18 febbraio 2014 n. 3839