Via libera al fondo pensione di previdenza complementare Sirio. Destinato ai dipendenti pubblici di ministeri, presidenza del consiglio, enti pubblici, università, agenzie fiscali, Enac e Cnel, il fondo è attivo dal 19 ottobre 2012, ma da ieri le pubbliche amministrazioni datrici di lavoro, tramite l’Inps, devono comunicare le iscrizioni. Per il momento, e in attesa dell’attivazione di specifica procedura, va utilizzato il canale della posta elettronica certificata. Lo spiega l’Inps nella circolare n. 69/2013.
Il fondo Sirio. Al fondo pensione Sirio possono aderire i lavoratori assunti a tempo indeterminato, nonché quelli a tempo determinato purché con rapporto di durata non inferiore a tre mesi. L’Inps spiega che, al pari del fondo Perseo e diversamente dal fondo Espero, non è invece prevista l’ulteriore condizione per cui la sottoscrizione della domanda di adesione sia avvenuta almeno tre mesi prima del termine del rapporto di lavoro. Pertanto, è ammissibile anche la domanda di adesione presentata dal lavoratore a termine, qualunque sia la data di sottoscrizione, purché anteriore alla cessazione del rapporto la cui durata non è inferiore a tre mesi. Il fondo Sirio prevede la possibilità, per il lavoratore, di versare un contributo a proprio carico più elevato rispetto al minimo, fissato nella misura dell’1%. Gli aderenti che intendono avvalersi di tale possibilità, spiega l’Inps, devono indicare la misura di contribuzione che si aggiunge al contributo minimo dell’1% e che, non essendo stati previsti limiti va per scaglioni progressivi pari allo 0,50% dell’imponibile.
Compiti delle amministrazioni. L’Inps spiega che, in occasione dell’adesione di un dipendente a Sirio, l’amministrazione datrice di lavoro deve inviare all’indirizzo Pec della sede Inps copia in formato pdf del modulo di adesione originale completo. Oltre questo, l’amministrazione deve osservare particolari regole di caricamento e invio della «ListaPosPA dell’Uniemens». Infatti, l’invio puntuale, corretto e completo dei dati retributivi e contributivi all’Inps da parte dell’amministrazione, spiega la circolare, è condizione indispensabile per la costituzione e la rivalutazione delle posizioni di previdenza complementare; per il pagamento del contributo a carico del datore di lavoro da parte dell’Inps; per il conferimento, alla cessazione del rapporto di lavoro, dei montanti costituiti dalle quote Tfr e dalle quote figurative dei contributi destinate a previdenza complementare, contabilizzate e rivalutate dall’Inps. La fornitura dei dati deve avvenire con la ListaPosPA, che le amministrazioni iscritti all’Inps devono effettuare mensilmente. Infine, l’Inps precisa che il contributo a carico dell’amministrazione deve essere versato dall’Inps per gli aderenti dipendenti dalle amministrazioni statali (escluse università) e dalle agenzie fiscali (esclusa l’Agenzia del demanio). In particolare, per i predetti dipendenti: se si iscrivono a Sirio nel corso del primo anno di operatività, il contributo è raddoppiato (vale a dire è pari al 2% della retribuzione imponibile) per la durata di 12 mesi; se si iscrivono a Sirio nel corso del secondo anno di operatività, il contributo è aumentato del 50% (vale a dire che è pari all’1,50% della retribuzione imponibile) per la durata di 12 mesi.