Nel mese di marzo la nuova produzione vita raccolta in Italia da imprese italiane e rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 5,5 mld, in aumento sia rispetto allo stesso mese del 2012 (+9,3%) sia rispetto ai primi due mesi del 2013; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 15,5 mld, il 23,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Includendo anche l’attività del campione delle imprese U.E., con premi pari a € 1,1 mld e in diminuzione dell’1,4% rispetto a quelli raccolti a marzo 2012, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 6,7 mld (+7,3% rispetto allo stesso mese del 2012), mentre da gennaio hanno raggiunto € 18,1 mld, in aumento del 27,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di marzo i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno continuato, seppur in percentuale inferiore rispetto ai mesi precedenti, a registrare una variazione positiva (+3,9% rispetto allo stesso mese del 2012), a fronte di un ammontare che costituisce il 70% dell’intera nuova produzione. Molto positivo, e in controtendenza dopo diversi mesi, risulta essere l’andamento relativo alle polizze di ramo V, che registrano un volume premi raddoppiato rispetto a marzo 2012 e pari al 4% dell’intera raccolta di nuovi affari. La restante quota (26%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che hanno registrato una raccolta di nuovi premi in crescita sia rispetto all’analogo mese del 2012 (+15,4%) sia rispetto ai primi due mesi del 2013; vi ha contribuito in particolare una positiva commercializzazione di polizze unit, prevalentemente di tipo “classiche”, i cui effetti positivi di crescita sul comparto totale sono stati, in parte, controbilanciati dall’assenza di vendita di polizze index. Positivo anche l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, in aumento del 41,7% rispetto a marzo 2012.
Il 72% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 75% del mercato in termini di premi, ha registrato nel primo trimestre dell’anno una raccolta superiore all’analogo mese del 2012 e che il 51% delle imprese (per una quota premi pari al 39%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+23,6%).
Da inizio anno la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 93% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi nel primo trimestre dell’anno passerebbe dal 23,6% al 22,5%.